4 anni fa il premio alla carriera

Morto Mario Ferraris, l'elettromeccanico geniale. Un pezzo di storia biellese

Dall'invenzione dei suoi super muletti elettrici alla meccanica aerospaziale. Un personaggio unico

Morto Mario Ferraris, l'elettromeccanico geniale. Un pezzo di storia biellese
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E' morto oggi all'ospedale di Ponderano uno degli artigiani, in particolare degli elettrotecnici e meccanici di precisione, più illuminati ed esperti della provincia di Biella: Mario Ferraris. Nato a Salussola l'8 novembre del 1931, a veva 91 anni e lo ricorda, attraverso i figli Antonio, Giorgio e Alberto, una lunga nota inviata da Confartigianato di Biella, che pubblichiamo qui di seguito.

La scomparsa di Ferraris, lascia nel dolore anche la moglie Lucia, gli amati nipoti e la sorella Elda. Domani, giovedì 1 giugno, alle 15 verrà celebrato il funerale nella chiesa parrocchiale di Sant'Antonio a Occhieppo Inferiore, dove questa sera alle 18,30 ci sarà una veglia di preghiera in suo ricordo.

Il comunicato di Confartigianato Biella

"Con profonda tristezza i figli annunciano la scomparsa naturale del papà Mario Ferraris. Ci ha lasciati questa mattina a 91 anni dei quali 75 dedicati alla sua più grande passione: l'elettromeccanica. Semplicemente "Elettromeccanico" così amava definirsi; e nella nostra piccola provincia Biellese era conosciuto con questo appellativo, anche se la fama della sua piccola officina creativa si estese ben oltre i confini regionali. Da molti conosciuto per le sue attività più importanti e recenti, svolte nella meccanica di precisione in ambito aerospaziale, in pochi sanno che nella sua lunghissima carriera, grazie alle sue idee luminarie, fece da incubatore per numerose attività nascenti; un esempio fu la progettazione e realizzazione dei primi motori elettrici per l'apparecchio tessile porgitrama, di una notissima azienda biellese che grazie a quell'apparecchio fece la sua fortuna; pochi sanno che da solo costruì interamente nella propria officina artigiana, tra gli anni 60 e gli anni 80, ben 86 muletti elettrici, compresa la progettazione e la costruzione di un super motore elettrico a bassissimo consumo energetico, che garantiva un'autonomia di lavoro doppia rispetto ai muletti disponibili a quei tempi sul mercato. Alcuni di quei muletti sono ancora operativi oggi a dimostrare la grande qualità realizzativa ed una mentalità che oggi definiremmo "eco-green".

Pochi sanno che per anni si occupò delle manutenzioni meccaniche al vecchio Ospedale della città di Biella, e quando si bruciava qualche motore elettrico strategico, lui passava anche tutta la notte a lavorare per rifarne gli avvolgimenti in rame nuovi, riconsegnandolo riparato al mattino seguente,  e rinunciando ad un riconoscimento economico maggiorato per lo straordinario. Lui lo faceva perché sapeva che in ospedale la rapidità di intervento può significare la sopravvivenza dei malati...Fabbriche tessili gli affidavano motori nuovi appena acquistati da modificare perché i suoi motori, riavvolti, misteriosamente non si bruciavano mai...Quasi nessuno sa che nei primi anni 60 fu incaricato da Giorgio e Riccardo Sella dell'esecuzione dell'impianto elettrico di comando di uno dei primi polmoni artificiali d'Italia, che fu costruito a Biella per il nostro ospedale Biellese coi progetti acquistati dai Sella negli Stati Uniti. Solo lui ai tempi poteva districarsi nei complicati schemi americani. Il suo laboratorio in quegli anni era un fermento di frequentazioni con scambio di idee geniali ed opinioni.

Ogni giorno minimo arrivavano in officina 2 tecnici Sip (Società Idroelettrica Piemonte, poi Enel) a chiedere consiglio per problematiche inerenti manutenzioni di natura elettrica o meccanica, sorte nelle loro linee, e per ricambiare questi gli regalavano un rotolo di nastro nero isolante, in pvc, da elettricista. Fino a qualche anno fa, questo nastro isolante veniva ancora utilizzato in ditta da quanto ne aveva accumulato....Uno di quei tecnici anni fa, ottantenne, raccontò questo aneddoto ad un figlio  dicendo: " tuo padre non era un semplice elettromeccanico, tuo padre era il migliore..."Più volte rinunciò alla massima onorificenza di Cavaliere del Lavoro per modestia. Quando gli proposero di candidarsi a Sindaco del suo paese rispose: "non potrei mai ricoprire questa carica perché per me ciò che è bianco è bianco e ciò che è nero è nero; non esiste il grigio...ciò che è giusto deve essere giusto". Nel 2019 in occasione di una serata di beneficenza  al Teatro Sociale di Biella, in diretta televisiva, ricevette il premio alla carriera dalla Confartigianato.

Ne fu talmente entusiasta da far fare una teca al falegname per inserirlo in esposizione permanente nella sua officina ad Occhieppo Inferiore. La sua professione artigiana e la sua grande "passione per il lavoro" lo hanno accompagnato ogni giorno fino ai suoi ultimi pensieri. Ci piace immaginarlo lassù nell'aldilà in un nuovo laboratorio, tra le stelle, intento a riavvolgere i suoi amati motori, contribuendo a modo suo a fare del bene per gli altri...Che possa la sua vita essere di esempio e stimolo alle generazioni future. Buon viaggio a Mario Ferraris "l'elettromeccanico" ". 

 

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