Morte e soccorsi in diretta al Cda

Morte e soccorsi in diretta al Cda
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(27 set) «Prima si è seduto sul pavimento, con la schiena appoggiata alla ringhiera. Stava male, lo si capiva, anche se non si lamentava e neppure chiedeva aiuto. Poi si è rannicchiato e un istante dopo si è disteso. Rantolava. Tutti abbiamo capito che si stava consumando una tragedia...». E’ il racconto di uno dei tanti testimoni che ieri, poco dopo mezzogiorno, hanno assistito, inermi, alla morte di un uomo di 64 anni, Gianni Abate, di Biella, stroncato da un malore che lo ha colpito proprio mentre si trovava all’interno della galleria del Centro commerciale “I Giardini”, di fronte all’ingresso dell’Esselunga. I primi a soccorrere lo sventurato, sono stati un medico e un infermiere che si trovavano a passare da quelle parti. Intanto, dal punto informativo del supermercato, è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza con medico a bordo, attrezzata per far fronte a una simile emergenza. (27 set) «Prima si è seduto sul pavimento, con la schiena appoggiata alla ringhiera. Stava male, lo si capiva, anche se non si lamentava e neppure chiedeva aiuto. Poi si è rannicchiato e un istante dopo si è disteso. Rantolava. Tutti abbiamo capito che si stava consumando una tragedia...». E’ il racconto di uno dei tanti testimoni che ieri, poco dopo mezzogiorno, hanno assistito, inermi, alla morte di un uomo di 64 anni, Gianni Abate, di Biella, stroncato da un malore che lo ha colpito proprio mentre si trovava all’interno della galleria del Centro commerciale “I Giardini”, di fronte all’ingresso dell’Esselunga. I primi a soccorrere lo sventurato, sono stati un medico e un infermiere che si trovavano a passare da quelle parti. Intanto, dal punto informativo del supermercato, è stato richiesto l’intervento di un’ambulanza con medico a bordo, attrezzata per far fronte a una simile emergenza. Era mezzogiorno e un quarto quando l’equipe medica del “118” si è messa al lavoro, senza spostare di un centimetro il paziente, nel tentativo estremo di salvare una vita. Sono stati momenti concitati. Per quasi trenta interminabili minuti, è stata praticata al paziente quella che in gergo medico viene definita “rianimazione cardio-polmonare”, massaggio cardiaco più ventilazione per mezzo dell’apposito strumento. E’ stato utilizzato anche il defibrillatore in dotazione all’ambulanza. Medico e infermieri hanno operato in sintonia, sicuri, dando dimostrazione di estrema professionalità. Intanto, tutt’intorno, si è formato un capannello di curiosi tenuti a distanza dalle guardie giurate. Una signora di mezz’età, incredula, si è azzardata a chiedere se si trattava di un’esercitazione. «No, è tutto vero. Purtroppo...», le ha risposto, scosso dalla situazione, la giovane guardia. Tutti, comunque, a parte il solito imbecille che è riuscito a prendersela col direttore del supermercato che gli ha chiesto con gentilezza di rimanere a distanza di sicurezza da medici e infermieri, sono apparsi rispettosi sia del lavoro dei sanitari che del dramma che si stava consumando. Così, in quell’angolo di galleria per forza di cose sempre molto rumoroso, è calato il silenzio.
Quando ormai la situazione appariva critica, l’uomo è stato adagiato su una barella e portato in ambulanza al Pronto soccorso dove, purtroppo, è arrivato senza vita.

27 settembre 2010

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