Morte di Martino, scagionati i medici

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Morte di Martino,
scagionati i medici

Ma si aggrava la posizione del giostraio

(23 feb) I periti del giudice hanno scagionato a sorpresa gli otto medici del Regina Margherita di Torino indagati per la morte del piccolo Martino Audibert, il bambino di otto anni che a marzo dell’anno scorso, a Bielmonte, era caduto da un castello gonfiabile sollevato dal forte vento e scaraventato in mezzo al piazzale.  

Morte di Martino,
scagionati i medici

Ma si aggrava la posizione del giostraio

I periti del giudice hanno scagionato a sorpresa gli otto medici del Regina Margherita di Torino indagati per la morte del piccolo Martino Audibert, il bambino di otto anni che a marzo dell’anno scorso, a Bielmonte, era caduto da un castello gonfiabile sollevato dal forte vento e scaraventato in mezzo al piazzale. “La morte del bambino non può essere imputata a un errore medico”, scrivono i periti nominati dal giudice delle indagini preliminari che avevano il compito di stabilire se, in effetti, i sanitari dell’ospedale torinese avevano contribuito alla morte di Martino. In contemporanea era stato affidato un incarico anche all’ingegner Domenico Liguori che aveva il compito di accertare l’esatta dinamica dei fatti, dalle cause della caduta del bimbo, partendo dalle avverse condizioni metereologiche del 1° marzo dell’anno scorso ai motivi per i quali la giostra si era sollevata sino al ricovero in ospedale e al momento del decesso. Il giudice voleva in pratica comprendere se Martino fosse morto a causa della caduta o per un errore medico. Nell’inchiesta ereditata dalla Procura di Biella, il piemme Parodi aveva indagato 14 persone in tutto di cui otto medici dell’infantile che, secondo l’accusa, non si sarebbero accorti di una lesione al diaframma dovuta al trauma toracico patito nella caduta da una ventina di metri d’altezza. Ora, dalla perizia, emergerebbero possibili profili di responsabilità da parte dei responsabili della struttura, ma non da parte dei sanitari. Di tutt’altro avviso era stato invece il perito della Procura, Roberto Testi, secondo il quale, sebbene i sintomi iniziali fossero stati pochi e poco chiari, nei giorni successivi il quadro clinico avrebbe dovuto portare i medici a intuire la necessità di un esame diagnostico al torace più approfondito. Dopo aver ricevuto quella relazione, il pubblico ministero aveva accusato di omicidio colposo il primario di otorinolaringoiatria e altri sette medici per i quali, a questo punto, potrebbe essere chiesta l’archiviazione.
Resterà invece in piedi l’accusa nei confronti degli altri indagati. Secondo l’ingegner Liguori, la responsabilità primaria dell’incidente sarebbe da attribuire al gestore del gioco, Walter Bertuolo, di Vallanzengo, che “non aveva adeguata conoscenza della normativa ai fini della sicurezza - scrive il perito - ed eseguiva l’ancoraggio al suolo del gioco con modalità non conformi alle prescrizioni, affidandone la gestione a persona non idonea...”.

23 febbraio 2009

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