"Maggiore sicurezza"

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(8 lug) Massima trasparenza, disponibilità al dialogo con i cittadini anche attraverso una mail personale messa a disposizione di tutti, continuità con il suo predecessore sotto l’aspetto della prevenzione e della sicurezza, con il mantenimento dei fogli di via nei confronti di pregiudicati che varcano senza motivi i confini biellesi, degli avvisi orali per chi non riga dritto, dei controlli ai locali, delle volanti a presidiare la città, «in modo costante e discreto - spiega -, per consentire ai biellesi di vivere con serenità la loro laboriosa cittadina». Mario Mondelli, 57 anni, originario di Livorno, è da lunedì il nuovo questore di Biella. Massima trasparenza, disponibilità al dialogo con i cittadini anche attraverso una mail personale messa a disposizione di tutti, continuità con il suo predecessore sotto l’aspetto della prevenzione e della sicurezza, con il mantenimento dei fogli di via nei confronti di pregiudicati che varcano senza motivi i confini biellesi, degli avvisi orali per chi non riga dritto, dei controlli ai locali, delle volanti a presidiare la città, «in modo costante e discreto - spiega -, per consentire ai biellesi di vivere con serenità la loro laboriosa cittadina». Mario Mondelli, 57 anni, originario di Livorno, è da lunedì il nuovo questore di Biella. Ha preso il posto di Giuseppe Poma, trasferito a Roma dopo tre anni e mezzo. Mondelli risponde a tutte le domande in modo pacato. Non si scompone neppure quando gli viene fatta l’immancabile domanda sul “G8” di Genova e sui disordini di via Tolemaide: «Non è mia intenzione rilasciare dichiarazioni su questo argomento - puntualizza -. Ho raccontato ciò che sapevo nelle sedi opportune, nelle aule dei tribunali e negli uffici dei magistrati competenti. Dal 2001 ad oggi non ho mai fatto commenti in proposito ed è mia intenzione proseguire su questa strada».
Mondelli appare soddisfatto del nuovo incarico. Ammette di essere intenzionato a lasciare la sua impronta, ma senza rivoluzioni di sorta, continuando quanto di buono è stato avviato dal suo predecessore. In Piemonte, il nuovo questore di Biella ha già lavorato da giovane funzionario, prima per sei anni alla Scuola di polizia di Alessandria e, in seguito, in vari uffici della questura della stessa città. «Ho diretto la Squadra mobile, la Digos e la Divisione amministrativa - precisa abbozzando un sorriso al ricordo di quel periodo -. E’ stata un’esperienza molto significativa della mia carriera». Dopo aver coordinato il commissariato di Alghero, Mondelli ha diretto la Divisione amministrativa della Questura di Sassari prima di essere promosso, nel ‘97, questore vicario a Cuneo. E’ rimasto nella Provincia Granda fino al 2004. Ha quindi ottenuto altri prestigiosi incarichi. Ha infatti coordinato il Reparto mobile di Milano fino al 2006 e quello di Roma per un anno e mezzo. Nominato Dirigente superiore, Mondelli ha comandato il “Servizio dei reparti speciali della Polizia di Stato” che comprende, oltre ai reparti mobili, i tiratori scelti, i cinofili, i poliziotti a cavallo, i reparti nautici e via discorrendo. Ha poi coordinato i servizi tecnico-logistici del Piemonte e della Valle d’Aosta con base a Torino. «Ho infine richiesto di poter operare sul territorio - prosegue -. E sono stato accontentato con la nomina a questore di Biella. Avevo una conoscenza della realtà biellese solo superficiale, ma che, nei mesi a venire, avrò modo di approfondire sempre meglio».
In concomitanza con il suo arrivo in provincia, si è subito registrato un omicidio con il cadavere di una donna trovato nel baule di un’auto. In questo caso il nuovo questore ha poco da dire: «Sono stato ovviamente informato di tutti i particolari di questa tragica vicenda - spiega -. So che stanno indagando i reparti dei carabinieri di Biella e di Vercelli. Il caso è ancora tutto da definire e non è mia abitudine fare commenti quando le indagini sono ancora in corso».
Della città, Mondelli spiega di essersi fatto una buona impressione: «Le condizioni di vivibilità sono accettabili. L’ordine e la sicurezza sono buone, ma non per questo ho intenzione di vivere di rendita su ciò che ho trovato. E’ giusto ovviamente mantenere questo trend, ma anche, se possibile, migliorarlo. Continueremo a essere presenti sul territorio in maniera discreta, con una sorveglianza non eccessiva ma che consenta ai biellesi di vivere con serenità la loro laboriosa cittadina. La nostra presenza sarà comunque costante nei centri più importanti della provincia anche durante le ore notturne e nei giorni di festa o durante il periodo delle ferie, quando la città ha più bisogno di essere presidiata. In tal modo cercheremo di continuare a dare serenità ai biellesi».
Il nuovo questore, proprio come il suo predecessore, ha intenzione di continuare a utilizzare sia i fogli di via che gli avvisi orali, strumenti che fanno parte delle misure di prevenzione. «La mia - precisa - sarà un’azione di continuità rispetto a quella del mio predecessore per evitare pericolosi e non opportuni insediamenti di personaggi pregiudicati che non hanno giustificati motivi per trattenersi sul territorio». Proseguiranno con assiduità sulla stessa falsa riga della precedente gestione, anche i controlli ai locali pubblici: «Sono controlli che servono a verificare che le regole vengano rispettate e a tutelare i clienti, anche a tutela di chi la legge l’ha sempre seguita alla lettera».
Sull’eredità che gli è stata lasciata, Mondelli spiega: «Il buon senso induce a studiare e a verificare ciò che si trova in un territorio senza andare a modificare nulla di ciò che di buono è stato avviato. Col tempo è poi doveroso fare qualcosa di personale. E’ pertanto mia intenzione proseguire l’azione del dottor Poma. Non sarebbe credibile e serio andare a intaccare strutture di controllo già collaudate. Occorre assicurare i livelli di sicurezza garantiti finora alla città. Come il mio predecessore punterò molto sulla prevenzione così come alla massima sinergia con le altre forze di polizia: carabinieri, Guardia di finanza, vigili urbani, nell’ottica di un sistema di sicurezza integrato».
Sul rapporto con i cittadini, il nuovo questore è chiarissimo: «E’ mia intenzione attivare una casella di posta elettronica dove poter ricevere istanze, commenti, eventuali apprezzamenti o critiche, segnalazioni particolari che possono essere oggetto della nostra attenzione. Posso assicurare sin da questo momento la massima trasparenza sia da parte mia che di tutti i componenti di questa struttura. Desidero infine che il personale che mi sono trovato a dirigere rispetti sempre e comunque le regole che sono previste in modo indistinto con le varie componenti della società biellese». Nella foto il nuovo questore.

8 luglio 2010

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