Mogli picchiate e maltrattate: mariti a processo

Uno ha preferito patteggiare, l'altro verrà processato a settembre.

Mogli picchiate e maltrattate: mariti a processo
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Mogli picchiate e maltrattate: mariti a processo.

Uomini violenti

Ancora violenza tra le mura di casa. Ancora donne maltrattate, picchiate, costrette a scappare dalla loro abitazione per sfuggire dalle grinfie di uomini violenti che pretendono di essere amati con il terrore invece che donando amore e gentilezza. Stamattina il giudice dell’udienza preliminare, Arianna Pisano, si è occupata di due casi di maltrattamenti in famiglia. Per uno si è giunti a sentenza con il patteggiamento, per il secondo il giudice ha optato per il rinvio a giudizio. Verrà pertanto celebrato il processo.

Moglie in ospedale

A patteggiare una pena tutto sommato mite a due anni di reclusione con la condizionale, è stato un uomo di 45 anni che abita a Ponderano ed è di origini marocchine. Non è mai finito nei guai con la giustizia e ciò ha senz’altro convinto il giudice a concedere le attenuanti generiche di equivalenza e la diminuente della pena per il rito.

La fuga dall'abitazione

Il secondo caso trattato ieri mattina dal giudice, riguarda un uomo di origini rumene di 62 anni che abita nella zona della Serra, a Zimone, che è stato rinviato a giudizio dallo stesso giudice Arianna Pisano per l’udienza del prossimo 11 settembre. L’uomo (difeso dlal’avvocato Vittorio Grosso) era accusato d’aver maltrattato la compagna, spesso in condizioni di ubriachezza, infliggendole «ripetute sofferenze fisiche e psicologiche, tali da costringerla, dopo aver subito l’ennesimo episodio di violenza, a ricorrere alle cure dei medici del Pronto soccorso ed allontanarsi subito dopo la casa a tutela della propria incolumità».

V.Ca.

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