CANDELO – La prefettura di Biella aveva avviato, nel mese di maggio, la procedura per l’affidamento, nel territorio della provincia di Biella, del servizio di accoglienza e di assistenza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Due le cooperative giudicate idonee, la “Nuvola onlus” di Torino e la cooperativa “Pietra Alta servizi onlus”, con sede in via Monte Camino, 17 a Candelo, dove quest’ultima possiede una casa con la possibilità di ospitare sino a 16 persone.
In paese si sono scatenate le illazioni ma anche le proteste dei residenti della zona anche perchè in passato la cooperativa aveva ospitato ragazzi che avevano creato parecchi problemi. «Mi riferiscono di chiacchiere, che si svolgono in paese, che non stanno né in cielo né in terra – dice il sindaco Mariella Biollino -. Addirittura c’è chi sostiene che l’arrivo dei rifugiati sia voluto dall’amministrazione comunale per ripianare il bilancio con i soldi che vengono erogati dallo Stato per il soggiorno. Voglio precisare che il Comune non ha scelto proprio nulla. L’amministrazione comunale non ha deciso nulla in merito. Una cooperativa privata, con sede in Candelo, senza preavvisare il Comune, ha partecipato, con risultati positivi, al bando della Prefettura, mettendo a disposizione la sua struttura privata in Candelo con 16 posti. Il Comune non riceverà nessun contributo e non sosterrà spese di alcun tipo per questa situazione. Beneficiaria dei contributi statali sarà la cooperativa privata. Il Comune però si impegna, come ho riferito, in occasione dell’incontro con i residenti di via Monte Camino, ad essere garante dei rapporti con i cittadini. Se ci saranno problemi rassicura Biollino – subito si affronteranno insieme, per un dialogo costruttivo. La cosa che chiedo alla Prefettura è di venire a conoscenza di queste situazioni».
Impossibile programmare. Ma quanti immigrati verranno assegnati alla cooperativa di Candelo e quando arriveranno, non si sa. La vice prefetto vicario della Prefettura di Biella, Patrizia Bianchetto, spiega: «Anche noi sappiamo solo all’ultimo minuto cosa dobbiamo fare, è impossibile pianificare. Stiamo ultimando il completamento di altre strutture e Candelo è in coda alla lista. Attualmente al Piemonte sono state assegnate 1.300 persone, il 5 per cento saranno ospitate nel Biellese, circa 66 o 67. Proprio oggi (giovedì, ndr) sto pubblicando un altro bando per trovare altri posti da qui a fine anno, perchè gli sbarchi continuano e servono nuove strutture. Il bando segue il codice degli appalti, pertanto chiunque può partecipare, basta avere i requisiti necessari».
Sante Tregnago
CANDELO – La prefettura di Biella aveva avviato, nel mese di maggio, la procedura per l’affidamento, nel territorio della provincia di Biella, del servizio di accoglienza e di assistenza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale. Due le cooperative giudicate idonee, la “Nuvola onlus” di Torino e la cooperativa “Pietra Alta servizi onlus”, con sede in via Monte Camino, 17 a Candelo, dove quest’ultima possiede una casa con la possibilità di ospitare sino a 16 persone.
In paese si sono scatenate le illazioni ma anche le proteste dei residenti della zona anche perchè in passato la cooperativa aveva ospitato ragazzi che avevano creato parecchi problemi. «Mi riferiscono di chiacchiere, che si svolgono in paese, che non stanno né in cielo né in terra – dice il sindaco Mariella Biollino -. Addirittura c’è chi sostiene che l’arrivo dei rifugiati sia voluto dall’amministrazione comunale per ripianare il bilancio con i soldi che vengono erogati dallo Stato per il soggiorno. Voglio precisare che il Comune non ha scelto proprio nulla. L’amministrazione comunale non ha deciso nulla in merito. Una cooperativa privata, con sede in Candelo, senza preavvisare il Comune, ha partecipato, con risultati positivi, al bando della Prefettura, mettendo a disposizione la sua struttura privata in Candelo con 16 posti. Il Comune non riceverà nessun contributo e non sosterrà spese di alcun tipo per questa situazione. Beneficiaria dei contributi statali sarà la cooperativa privata. Il Comune però si impegna, come ho riferito, in occasione dell’incontro con i residenti di via Monte Camino, ad essere garante dei rapporti con i cittadini. Se ci saranno problemi rassicura Biollino – subito si affronteranno insieme, per un dialogo costruttivo. La cosa che chiedo alla Prefettura è di venire a conoscenza di queste situazioni».
Impossibile programmare. Ma quanti immigrati verranno assegnati alla cooperativa di Candelo e quando arriveranno, non si sa. La vice prefetto vicario della Prefettura di Biella, Patrizia Bianchetto, spiega: «Anche noi sappiamo solo all’ultimo minuto cosa dobbiamo fare, è impossibile pianificare. Stiamo ultimando il completamento di altre strutture e Candelo è in coda alla lista. Attualmente al Piemonte sono state assegnate 1.300 persone, il 5 per cento saranno ospitate nel Biellese, circa 66 o 67. Proprio oggi (giovedì, ndr) sto pubblicando un altro bando per trovare altri posti da qui a fine anno, perchè gli sbarchi continuano e servono nuove strutture. Il bando segue il codice degli appalti, pertanto chiunque può partecipare, basta avere i requisiti necessari».
Sante Tregnago