Migliori università, piemontesi non da podio
In tempo di riflessioni sulle future immatricolazioni, “Il Sole24Ore” ha recentemente stilato la classifica delle migliori università italiane del 2015. Analisi, curata da Gianni Trovati, che fornisce una panoramica degli atenei del Paese. E che si fonda, va anticipato, su ben dodici criteri di giudizio, divisi tra “didattica” e “ricerca”: attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia (media dei crediti annuali di ogni studente), soddisfazione degli studenti, occupazione, qualità produzione scientifica, competitività della ricerca, qualità dei dottorati.
La classifica generale, che ne è nata, vede in cima alla lista delle università statali, al primo posto, Verona, seguita da Trento e dal Politecnico di Milano. Per quanto riguarda le quindici università non statali, invece, il trittico migliore è composto dalla Bocconi di Milano, seguita dalla Luiss di Roma e dalla San Raffaele di Milano. Il podio esclude, quindi, i poli piemontesi, che comunque ottengono un discreto piazzamento sulla 60ina analizzata. Il primo Ateneo del Piemonte è il Politecnico di Torino, che si trova all’11esimo posto, seguito, al 13esimo, dal Piemonte Orientale. Si deve scendere al 25esimo posto, invece, per trovare l’Università di Torino. Tra le università non statali, segnaliamo il piazzamento della Liuc di Castellanza, che ha intessuto - con lo stesso Politecnico di Torino e Upo - una partnership con la nostrana Città Studi, e si classifica in sesta posizione. Approfondendo la ricerca, il Politecnico di Torino sale al sesto posto, valutando la didattica, ed è al 15esimo per la ricerca. Il Piemonte Orientale per didattica, invece, è 24esimo e per ricerca decimo; inoltre, si posiziona bene anche alla voce “occupazione” (dati Istat, a un anno dalla laurea), salendo all’11esimo posto. Ma è proprio il risvolto occupazionale a premiare il Politecnico di Torino, che mantiene stabile il suo primo posto. Come Bolzano, tra le università non statali. Mentre scende al 17esimo posto l’Università del capoluogo piemontese.
G.B.
In tempo di riflessioni sulle future immatricolazioni, “Il Sole24Ore” ha recentemente stilato la classifica delle migliori università italiane del 2015. Analisi, curata da Gianni Trovati, che fornisce una panoramica degli atenei del Paese. E che si fonda, va anticipato, su ben dodici criteri di giudizio, divisi tra “didattica” e “ricerca”: attrattività, sostenibilità, stage, mobilità internazionale, borse di studio, dispersione, efficacia (media dei crediti annuali di ogni studente), soddisfazione degli studenti, occupazione, qualità produzione scientifica, competitività della ricerca, qualità dei dottorati.
La classifica generale, che ne è nata, vede in cima alla lista delle università statali, al primo posto, Verona, seguita da Trento e dal Politecnico di Milano. Per quanto riguarda le quindici università non statali, invece, il trittico migliore è composto dalla Bocconi di Milano, seguita dalla Luiss di Roma e dalla San Raffaele di Milano. Il podio esclude, quindi, i poli piemontesi, che comunque ottengono un discreto piazzamento sulla 60ina analizzata. Il primo Ateneo del Piemonte è il Politecnico di Torino, che si trova all’11esimo posto, seguito, al 13esimo, dal Piemonte Orientale. Si deve scendere al 25esimo posto, invece, per trovare l’Università di Torino. Tra le università non statali, segnaliamo il piazzamento della Liuc di Castellanza, che ha intessuto - con lo stesso Politecnico di Torino e Upo - una partnership con la nostrana Città Studi, e si classifica in sesta posizione. Approfondendo la ricerca, il Politecnico di Torino sale al sesto posto, valutando la didattica, ed è al 15esimo per la ricerca. Il Piemonte Orientale per didattica, invece, è 24esimo e per ricerca decimo; inoltre, si posiziona bene anche alla voce “occupazione” (dati Istat, a un anno dalla laurea), salendo all’11esimo posto. Ma è proprio il risvolto occupazionale a premiare il Politecnico di Torino, che mantiene stabile il suo primo posto. Come Bolzano, tra le università non statali. Mentre scende al 17esimo posto l’Università del capoluogo piemontese.
G.B.