Miele, sempre più produttori in provincia di Biella

Circa 300 le persone che lo producono sul territorio

Miele, sempre più produttori in provincia di Biella
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Miele, sempre più produttori in provincia di Biella.

Giovani e anziani, single e famiglie. Il miele unisce le generazioni in una crescita di produzione senza precedenti. Oggi sono circa 300 le persone che lo producono sul territorio, in buona parte rappresentati dall’Associazione Biellese Apicoltori presieduta da Paolo Detoma, con un passato nel laboratorio di analisi dell’Asl e, ora, anche insegnante sulla materia all’Università Popolare.

Gli obiettivi

«Gli obiettivi delle persone che decidono di intraprendere questo percorso sono diversi - afferma - c’è chi non ne può più del proprio lavoro e chi, vicino alla pensione, trova un impiego desideroso di stare a contatto con la natura. D’altronde l’ape è considerata sentinella ambientale ed è molto sensibile all’inquinamento. Noi abbiamo la fortuna di vivere in un’area ideale per fare questa attività». Sono seimila le arnie presenti nel Biellese secondo un recente censimento: «Il nostro marchio, disegnato da Lorenzo Gnata quando era allievo del Liceo Artistico di Romagnano Sesia, è stato registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico a fine 2015 ma è stato preceduto da un lavoro pluriennale di indagini territoriali su mieli (sono stati analizzati più di 120 campioni) e ambiente, eseguito dal Dipartimento di Valorizzazione e Protezione delle Risorse Agro-Forestali dell'Università di Torino e con il fondamentale contributo della Provincia e di tutte le Comunità Montane del territorio biellese. Il marchio viene rilasciato a richiesta ai soci che si impegnano a rispettare il disciplinare di produzione».

Le difficoltà

Non mancano le difficoltà: «Il clima ha cambiato le tecniche messe a punto da decine di anni - afferma Detoma - a volte i raccolti si perdono a causa di inverni meno freddi e primavere con basse temperature. Certo è che il consumatore cerca miele sempre più spesso, per le sue proprietà salutari e perchè se è fatto qui, con le nostre caratteristiche, è ancora più buono».

Lorenzo Lucon

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