Mensa più cara

Mensa più cara
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A partire dal prossimo anno scolastico, la mensa sarà più cara. In realtà, il costo è già aumentato dal 1° maggio, ma il Comune si prenderà a carico la differenza fino al termine del corrente anno scolastico.
«L’Amministrazione non è più in grado di assorbire i maggiori costi per la mensa e, per questo, siamo stati costretti a ritoccare le tariffe - afferma l’assessore alla scuola Pier Ercole Colombo -, ma l’aumento decorrerà solo dal nuovo anno scolastico; rispetto a quest’anno, la mensa sarà un po’ più cara per tutti. Considerando, però, i costi che le famiglie erano abituate a sostenere fino a tre anni fa, il quadro non è poi così drammatico: per le fasce di reddito più elevate, la tariffa è addirittura più bassa, rispetto ai 4,7 ed ai 5 euro che erano stati previsti, nel 2009, dall’amministrazione presieduta da Bianchetto. Infatti, la giunta Corradino aveva abbassato le tariffe dei pasti».

Motivazioni. Perché si è deciso di favorire chi ha un reddito più elevato? «E’ semplice - spiega l’assessore - ; nella fascia con reddito più alto, rientra più della metà delle famiglie. Il totale degli utenti è di 1040 e quelli che si trovano nell’ultima fascia, quella con reddito più elevato, sono 540, e sono proprio le famiglie che, nel tempo, sono state più vessate».

Ritocchi. Il costo del pasto per chi ha il reddito più basso, passerà, dal prossimo 1° settembre, da 0,60 euro ad un euro. «La tariffa richiesta - precisa Colombo -  rimane, comunque, molto bassa. E, soprattutto, si tratta di 109 famiglie, quindi è solo la minima parte della utenza». Le nuove tariffe, nei prossimi giorni, verranno prese in esame dalla giunta comunale ed approvate e sarà incluso anche l’adeguamento Istat, che è stato richiesto dalla So.ri.so., la ditta che prepara i pasti per le scuole, già a partire dal corrente mese di maggio. Invece, per i ragazzi non residenti a Cossato, l’aumento è già entrato in vigore da questo mese e, per loro il pasto costa ora 5,60 euro (era di 5,44). Per non aumentare le tariffe, ad anno scolastico in corso, per i residenti, il Comune si è preso a suo carico la differenza, che ammonta a  complessivi 3 mila euro».

Nuovi costi. Questi i costi dei pasti in base ad ogni fascia Isee, che entreranno in vigore da settembre, con, fra parentesi, quelli attualmente praticati: A: 1 euro (0,60); B: 2,10 euro (1,80); C-D-E: 3,40 euro (3); F-G-H: 4 euro (3,50);  I: 4,40 euro (4);J: 4,80 euro (4,50).

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