Medicina nucleare nella rete europea
La Medicina nucleare dell’Asl Bi ha partecipato di recente ad un importante convegno internazionale, a Parigi, sugli sviluppi d’utilizzo della nuova gammacamera con Tac associata, che l’Azienda sanitaria locale di Biella ha acquistato nei mesi scorsi, con gara pubblica, per un importo complessivo di 1milione 300mila euro. Questa apparecchiatura, top di gamma della ditta produttrice e pressoché unica nel panorama nazionale ed europeo, sia per numero limitato di ospedali che ne dispongono sia per l'accuratezza diagnostica, consente di combinare le indagini di tipo tradizionale medico nucleare con quelle Tac di natura radiologica.
L’Azienda sanitaria locale di Biella insieme alla gammacamera ha acquistato anche due programmi informatici che in Italia sono presenti solo in un’altra realtà, l’Istituto Nazionale dei Tumori “G. Pascale” di Napoli, anch’esso presente al convegno. Questi sono in grado di determinare quanto le terapie a cui il paziente è sottoposto sortiscano effetto, calcolando numericamente il funzionamento delle cure sul tumore. Nel corso del convegno, i partecipanti hanno dunque discusso su come utilizzare i programmi in modo coordinato a livello europeo tra i centri che ne dispongono, per avere una omogeneità d’impiego, e si sono confrontati anche sulle nuove prospettive di sviluppo della gammacamera. Alle due giornate, per l’Asl ha partecipato Antonella Ostan, dirigente fisico della struttura semplice di fisica sanitaria, in sostituzione del direttore facente funzione della medicina nucleare, Mirco Pultrone. Antonella Ostan sottolinea: «Disponiamo di un macchinario all’avanguardia nel panorama mondiale, che non solo sta già migliorando l’accuratezza degli esami diagnostici che effettuiamo sui nostri pazienti, ma che potrà essere ulteriormente sviluppato in futuro per l’esecuzione di nuove prestazioni diagnostico-terapeutiche, in particolare per il monitoraggio di chi è affetto da tumore mammario o della prostata. Inoltre, considerando che i due programmi informatici sono stati sviluppati, è il momento di capire in quali esami il loro contributo possa essere un’utile aggiunta alla diagnosi o alla cura dei pazienti».
All’incontro di Parigi hanno partecipato sei fisici e nove medici nucleari delle più rinomate realtà universitarie e sanitarie di Europa, Israele e Stati Uniti d’America. Angelo Penna, direttore sanitario dell’Asl aggiunge e conclude: «Grazie a queste innovazioni, la medicina nucleare di Biella si candida a diventare tra i pochi centri in Italia e in Europa in grado di effettuare misurazioni sull’efficacia delle terapie in ambito oncologico con questo tipo di macchinario. A conferma di quanto la realtà biellese sia promettente, venerdì 22 maggio scorso il primario della medicina nucleare di Busto Arsizio, Giuseppe Lomuscio, si è recato nella nostra nuova struttura ospedaliera per conoscere le potenzialità dell’innovativa gammacamera. Lunedì 15 giugno è stata la volta di Augusto Manzara, primario di medicina nucleare all’Ospedale Villa Scassi di Genova».
E.P.
La Medicina nucleare dell’Asl Bi ha partecipato di recente ad un importante convegno internazionale, a Parigi, sugli sviluppi d’utilizzo della nuova gammacamera con Tac associata, che l’Azienda sanitaria locale di Biella ha acquistato nei mesi scorsi, con gara pubblica, per un importo complessivo di 1milione 300mila euro. Questa apparecchiatura, top di gamma della ditta produttrice e pressoché unica nel panorama nazionale ed europeo, sia per numero limitato di ospedali che ne dispongono sia per l'accuratezza diagnostica, consente di combinare le indagini di tipo tradizionale medico nucleare con quelle Tac di natura radiologica.
L’Azienda sanitaria locale di Biella insieme alla gammacamera ha acquistato anche due programmi informatici che in Italia sono presenti solo in un’altra realtà, l’Istituto Nazionale dei Tumori “G. Pascale” di Napoli, anch’esso presente al convegno. Questi sono in grado di determinare quanto le terapie a cui il paziente è sottoposto sortiscano effetto, calcolando numericamente il funzionamento delle cure sul tumore. Nel corso del convegno, i partecipanti hanno dunque discusso su come utilizzare i programmi in modo coordinato a livello europeo tra i centri che ne dispongono, per avere una omogeneità d’impiego, e si sono confrontati anche sulle nuove prospettive di sviluppo della gammacamera. Alle due giornate, per l’Asl ha partecipato Antonella Ostan, dirigente fisico della struttura semplice di fisica sanitaria, in sostituzione del direttore facente funzione della medicina nucleare, Mirco Pultrone. Antonella Ostan sottolinea: «Disponiamo di un macchinario all’avanguardia nel panorama mondiale, che non solo sta già migliorando l’accuratezza degli esami diagnostici che effettuiamo sui nostri pazienti, ma che potrà essere ulteriormente sviluppato in futuro per l’esecuzione di nuove prestazioni diagnostico-terapeutiche, in particolare per il monitoraggio di chi è affetto da tumore mammario o della prostata. Inoltre, considerando che i due programmi informatici sono stati sviluppati, è il momento di capire in quali esami il loro contributo possa essere un’utile aggiunta alla diagnosi o alla cura dei pazienti».
All’incontro di Parigi hanno partecipato sei fisici e nove medici nucleari delle più rinomate realtà universitarie e sanitarie di Europa, Israele e Stati Uniti d’America. Angelo Penna, direttore sanitario dell’Asl aggiunge e conclude: «Grazie a queste innovazioni, la medicina nucleare di Biella si candida a diventare tra i pochi centri in Italia e in Europa in grado di effettuare misurazioni sull’efficacia delle terapie in ambito oncologico con questo tipo di macchinario. A conferma di quanto la realtà biellese sia promettente, venerdì 22 maggio scorso il primario della medicina nucleare di Busto Arsizio, Giuseppe Lomuscio, si è recato nella nostra nuova struttura ospedaliera per conoscere le potenzialità dell’innovativa gammacamera. Lunedì 15 giugno è stata la volta di Augusto Manzara, primario di medicina nucleare all’Ospedale Villa Scassi di Genova».
E.P.