Maxi borsa di studio per il “Bona”
Dei benefattori si conosce molto poco. Perché è loro volontà restare nell’anonimato. Decisione che, in parte, sorprende, e in senso positivo. Ma ciò che scuola come allievi dell’Iis “E. Bona” di Biella si sono trovati tra le mani, è certo una proposta ancora più stupefacente. Dal momento che, di borse di studio di questo tipo, se ne vedono di rado. Proposta che si può sintetizzare così: 5mila euro all’anno, per tutto il percorso ordinario di laurea, destinati a uno studente che oggi frequenta una delle classi quinte e che ha intenzione di iscriversi all’Università, orientandosi sul ramo economico-aziendale.
Questi i presupposti della borsa di studio pluriennale che - spiega Vittorio Moretti, presidente dell’associazione culturale “Noi del Bona” - è stata avanzata. Ma cosa si sa di questi benefattori? «Si tratta di una famiglia di origini biellesi, particolarmente legata all’Istituto “Eugenio Bona” nel ricordo di un familiare ex allievo dell’istituto e operante per molti anni nel tessuto socio-economico del nostro territorio», racconta Moretti. Che continua, entrando nei dettagli dell’iniziativa e a chi è rivolta: «Ha manifestato l’intenzione di istituire un sostegno economico per favorire gli studi universitari di una studentessa o di uno studente particolarmente meritevole e appartenente a una famiglia che si trovi in particolari situazioni economiche».
Naturalmente, il sostegno di 5mila euro all’anno sarà vincolato a una condizione di merito continuativa, anche durante gli anni accademici. Andamento che lo stesso direttivo di “Noi del Bona” controllerà periodicamente. La consistenza della borsa di studio, in particolare, coprirà spese di iscrizione, testi scolastici, supporti informatici nonché spese di viaggio o di soggiorno nella località di studio scelta dallo studente interessato. «Questa borsa ha un grande valore morale, ricorda quanto sia importante studiare per raggiungere degli obiettivi. E mostra cosa vuol dire credere nella scuola».
L’associazione “Noi del Bona” e la dirigenza scolastica, rappresentata dalla preside Raffaella Miori, si stanno quindi mettendo all’opera per fare da tramite tra la famiglia in questione e gli studenti di quinta che vogliano candidarsi. Gli interessati si preparano, quindi, a inviare un’apposita lettera, riservata a Vittorio Moretti, dove segnaleranno in modo riassuntivo l’andamento scolastico, la propria situazione familiare e le proprie aspirazioni di studio.
A scegliere il “fortunato” o la “fortunata” sarà proprio il direttivo dell’associazione, che unisce docenti ed ex docenti come studenti ed ex studenti dell’istituto. E chissà che almeno lei o lui possa conoscere il nome di queste persone generose. E unirsi, con il suo “grazie”, al “grazie” già manifestato dalla scuola.
Giovanna Boglietti
Dei benefattori si conosce molto poco. Perché è loro volontà restare nell’anonimato. Decisione che, in parte, sorprende, e in senso positivo. Ma ciò che scuola come allievi dell’Iis “E. Bona” di Biella si sono trovati tra le mani, è certo una proposta ancora più stupefacente. Dal momento che, di borse di studio di questo tipo, se ne vedono di rado. Proposta che si può sintetizzare così: 5mila euro all’anno, per tutto il percorso ordinario di laurea, destinati a uno studente che oggi frequenta una delle classi quinte e che ha intenzione di iscriversi all’Università, orientandosi sul ramo economico-aziendale.
Questi i presupposti della borsa di studio pluriennale che - spiega Vittorio Moretti, presidente dell’associazione culturale “Noi del Bona” - è stata avanzata. Ma cosa si sa di questi benefattori? «Si tratta di una famiglia di origini biellesi, particolarmente legata all’Istituto “Eugenio Bona” nel ricordo di un familiare ex allievo dell’istituto e operante per molti anni nel tessuto socio-economico del nostro territorio», racconta Moretti. Che continua, entrando nei dettagli dell’iniziativa e a chi è rivolta: «Ha manifestato l’intenzione di istituire un sostegno economico per favorire gli studi universitari di una studentessa o di uno studente particolarmente meritevole e appartenente a una famiglia che si trovi in particolari situazioni economiche».
Naturalmente, il sostegno di 5mila euro all’anno sarà vincolato a una condizione di merito continuativa, anche durante gli anni accademici. Andamento che lo stesso direttivo di “Noi del Bona” controllerà periodicamente. La consistenza della borsa di studio, in particolare, coprirà spese di iscrizione, testi scolastici, supporti informatici nonché spese di viaggio o di soggiorno nella località di studio scelta dallo studente interessato. «Questa borsa ha un grande valore morale, ricorda quanto sia importante studiare per raggiungere degli obiettivi. E mostra cosa vuol dire credere nella scuola».
L’associazione “Noi del Bona” e la dirigenza scolastica, rappresentata dalla preside Raffaella Miori, si stanno quindi mettendo all’opera per fare da tramite tra la famiglia in questione e gli studenti di quinta che vogliano candidarsi. Gli interessati si preparano, quindi, a inviare un’apposita lettera, riservata a Vittorio Moretti, dove segnaleranno in modo riassuntivo l’andamento scolastico, la propria situazione familiare e le proprie aspirazioni di studio.
A scegliere il “fortunato” o la “fortunata” sarà proprio il direttivo dell’associazione, che unisce docenti ed ex docenti come studenti ed ex studenti dell’istituto. E chissà che almeno lei o lui possa conoscere il nome di queste persone generose. E unirsi, con il suo “grazie”, al “grazie” già manifestato dalla scuola.
Giovanna Boglietti