Mattarella sceglie Gentiloni, le reazioni dei parlamentari

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito ieri pomeriggio, poco dopo le 12,30 a Paolo Gentiloni l'incarico di formare il nuovo governo. Gentiloni quindi si è recato a Palazzo Madama per incontrare il presidente del Senato Pietro Grasso. La chiacchierata è durata circa 15 minuti, e poi si è recato a Montecitorio dove ha incontrato Laura Boldrini per circa 20 minuti. Gentiloni potrebbe tornare al Quirinale già questa mattina per sciogliere la riserva e accettare ufficialmente l’incarico, nonostante le barricate del Movimento 5 Stelle e di Lega Nord.
«E’ stato un ministro degli esteri equilibrato - commenta a caldo il senatore biellese del Pd, Gianluca Susta -, un profondo conoscitore del mondo. La scelta credo sia stata dettata dal fatto che in questi due anni e mezzo è riuscito a tenere rapporti importanti con l’Unione Europea, con l’America e con un competitor importante come la Russa, cosa che in Italia poche persone hanno saputo fare. Penso sia stata premiata la sua affidabilità».
Soddisfatta della scelta anche la senatrice del Pd Nicoletta Favero. «E una scelta che mi piace, Paolo è una persona equilibrata. Abbiamo una storia comune, con passaggi dalla Dc. E’ un ottimo politico che gode di un importante apprezzamento all’estero e questo è fondamentale viste le sfide che ci attendono. L’Italia ha bisogno di credibilità e Gentiloni è la persona che può darcela anche fuori dal nostro confine».
La butta subito sull’ironia, invece, il deputato leghista Roberto Simonetti: «Gentiloni sta a Renzi come Ambra stava a Boncompagni. Questa è una delle scelte peggiori che il Pd poteva mettere in campo. La sua politica, soprattutto in campo internazionale è stata fallimentare».
Enzo Panelli
Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 12 dicembre 2016
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito ieri pomeriggio, poco dopo le 12,30 a Paolo Gentiloni l'incarico di formare il nuovo governo. Gentiloni quindi si è recato a Palazzo Madama per incontrare il presidente del Senato Pietro Grasso. La chiacchierata è durata circa 15 minuti, e poi si è recato a Montecitorio dove ha incontrato Laura Boldrini per circa 20 minuti. Gentiloni potrebbe tornare al Quirinale già questa mattina per sciogliere la riserva e accettare ufficialmente l’incarico, nonostante le barricate del Movimento 5 Stelle e di Lega Nord.
«E’ stato un ministro degli esteri equilibrato - commenta a caldo il senatore biellese del Pd, Gianluca Susta -, un profondo conoscitore del mondo. La scelta credo sia stata dettata dal fatto che in questi due anni e mezzo è riuscito a tenere rapporti importanti con l’Unione Europea, con l’America e con un competitor importante come la Russa, cosa che in Italia poche persone hanno saputo fare. Penso sia stata premiata la sua affidabilità».
Soddisfatta della scelta anche la senatrice del Pd Nicoletta Favero. «E una scelta che mi piace, Paolo è una persona equilibrata. Abbiamo una storia comune, con passaggi dalla Dc. E’ un ottimo politico che gode di un importante apprezzamento all’estero e questo è fondamentale viste le sfide che ci attendono. L’Italia ha bisogno di credibilità e Gentiloni è la persona che può darcela anche fuori dal nostro confine».
La butta subito sull’ironia, invece, il deputato leghista Roberto Simonetti: «Gentiloni sta a Renzi come Ambra stava a Boncompagni. Questa è una delle scelte peggiori che il Pd poteva mettere in campo. La sua politica, soprattutto in campo internazionale è stata fallimentare».
Enzo Panelli
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