Denunciati "skimmer" bulgari

Denunciati "skimmer" bulgari
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(14 sett) Erano giunti a Biella per piazzare uno “skimmer” ma sono incappati in una pattuglia della Polizia. I componenti della banda, quattro bulgari provenienti da Milano, il conducente tra l’altro sotto l’effetto di cocaina, sono stati ora denunciati ed allontanati con foglio di via del Questore. I fatti sono avvenuti lunedì. Una Opel Astra con targa bulgara procedeva a velocità ridotta in via Torino, dove sono incappati in un controllo. A bordo dell’auto vi erano quattro cittadini bulgari di 24, 22, 42 e 33 anni e dal controllo al terminale quest’ultimo risultava avere a carico numerosi precedenti tra cui frode informatica, detenzione abusiva di codici informatici, riciclaggio e associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di carte di credito, in poche parole il profilo dello specialista in “skimmer”.
Erano giunti a Biella per piazzare uno “skimmer” ma sono incappati in una pattuglia della Polizia. I componenti della banda, quattro bulgari provenienti da Milano, il conducente tra l’altro sotto l’effetto di cocaina, sono stati ora denunciati ed allontanati con foglio di via del Questore. I fatti sono avvenuti lunedì. Una Opel Astra con targa bulgara procedeva a velocità ridotta in via Torino, dove sono incappati in un controllo. A bordo dell’auto vi erano quattro cittadini bulgari di 24, 22, 42 e 33 anni e dal controllo al terminale quest’ultimo risultava avere a carico numerosi precedenti tra cui frode informatica, detenzione abusiva di codici informatici, riciclaggio e associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di carte di credito, in poche parole il profilo dello specialista in “skimmer”.

Controllo. Gli agenti effettuavano quindi una perquisizione dell’auto rinvenendo un manganello in metallo, un taglierino, una limetta da unghie, un tubetto di colla rafforzata, 5 chiavette usb, 1600 euro in contanti ed un cellulare privo di scheda e batteria ma con cavi elettrici e spinotti per poterlo collegare ad un altro congegno elettronico. I sospetti che tutto questo materiale servisse ad installare uno “skimmer” venivano confermati dal ritrovamento di un frontalino in metallo con una fessura riportante la scritta “ritirare banconote”; al frontalino erano inoltre collegata una micro telecamera per spiare i codici di accesso degli ignari clienti. Nella foto il materiale recuperato dalla Polizia

14 settembre 2011

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