Master Mte, otto nuovi diplomati

Master Mte, otto nuovi diplomati
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BIELLA - Giro di boa, per il Master in Management and Textile Engineering. La terza edizione ha appena tagliato il traguardo, con la discussione delle tesi e la consegna dei diplomi, svoltesi nei giorni scorsi a Città Studi, e già è stato aperto il periodo di tempo utile per le candidature alla nuova edizione, la numero quattro.

Otto gli studenti protagonisti della cerimonia, quattro italiani e quattro stranieri. A conferma del carattere “internazionale” del percorso di formazione. Che si distingue anche per le buone ricadute occupazionali: a due anni dall’avvio del Master Mte, tutti i partecipanti - fanno sapere da Città Studi - si sono inseriti nel mondo del lavoro e a un anno dal termine della seconda edizione la percentuale degli occupati è superiore al 70 per cento, mentre prima della fine dell’edizione più fresca si è registrato già un 50 per cento, con due assunzioni, una proroga di tirocinio aziendale e una proposta di stage post-diploma.

Caratteristica del Master Mte - che porta la firma di Città Studi, Liuc Università Cattaneo di Castellanza e Politecnico di Torino - è l’impronta marcata sulla lingua straniera. E, come le lezioni, così le tesine sono state elaborate ed esposte interamente in inglese. Mattia Boggio Casero di Borgosesia ha trattato la realizzazione della collezione accessori tessili, a partire dalla sua esperienza maturata in stage al Lanificio Zegna.

Curioso il lavoro di Annalisa Chiarelli di Taranto, ospitata alla Tintoria Finissaggio 2000, che ha approfondito il tema dei test applicati sulla “saliva”, utili per monitorare la resa dei tessuti per i vestiti dei bambini.

Karim Kazi Md Rejaul, dal Bangladesh, si è dedicato invece a una approfondita analisi dei processi di controllo per l’alta qualità in relazione al cashmere della Fratelli Piacenza. Lui è l’unico studente “licenziato” con il massimo dei voti, 110 su 110.

Il settore del controllo qualità è stato anche la destinazione per Francesco Ticozzelli di Grignasco, in stage da Filati Drago, e di Sena Gunes, dalla Turchia, destinata in forze alla Fratelli Cerruti.

Nel settore commerciale sono stati inseriti, invece, Marta Cinguino, la sola biellese del gruppo, e Guanyi Lu, allieva cinese, destinata alla Filatura di Crosa.

Mentre, per l’area qualità, il franco-tunisino Omar Esseghaier ha progettato, da Inticom per Yamamay, un mirato sistema di monitoraggio. Proseguirà nel suo impegno, grazie a una proroga del suo tirocinio.

Il prossimo Master in Management and Textile Engineering si svolgerà da ottobre 2016 a luglio 2017. Formula full-time: 500 ore di didattica e altrettante di stage. In lingua inglese. Adesioni aperte fino alle fine di settembre. Per le candidature, www.mastermte.com.

Giovanna Boglietti

BIELLA - Giro di boa, per il Master in Management and Textile Engineering. La terza edizione ha appena tagliato il traguardo, con la discussione delle tesi e la consegna dei diplomi, svoltesi nei giorni scorsi a Città Studi, e già è stato aperto il periodo di tempo utile per le candidature alla nuova edizione, la numero quattro.

Otto gli studenti protagonisti della cerimonia, quattro italiani e quattro stranieri. A conferma del carattere “internazionale” del percorso di formazione. Che si distingue anche per le buone ricadute occupazionali: a due anni dall’avvio del Master Mte, tutti i partecipanti - fanno sapere da Città Studi - si sono inseriti nel mondo del lavoro e a un anno dal termine della seconda edizione la percentuale degli occupati è superiore al 70 per cento, mentre prima della fine dell’edizione più fresca si è registrato già un 50 per cento, con due assunzioni, una proroga di tirocinio aziendale e una proposta di stage post-diploma.

Caratteristica del Master Mte - che porta la firma di Città Studi, Liuc Università Cattaneo di Castellanza e Politecnico di Torino - è l’impronta marcata sulla lingua straniera. E, come le lezioni, così le tesine sono state elaborate ed esposte interamente in inglese. Mattia Boggio Casero di Borgosesia ha trattato la realizzazione della collezione accessori tessili, a partire dalla sua esperienza maturata in stage al Lanificio Zegna.

Curioso il lavoro di Annalisa Chiarelli di Taranto, ospitata alla Tintoria Finissaggio 2000, che ha approfondito il tema dei test applicati sulla “saliva”, utili per monitorare la resa dei tessuti per i vestiti dei bambini.

Karim Kazi Md Rejaul, dal Bangladesh, si è dedicato invece a una approfondita analisi dei processi di controllo per l’alta qualità in relazione al cashmere della Fratelli Piacenza. Lui è l’unico studente “licenziato” con il massimo dei voti, 110 su 110.

Il settore del controllo qualità è stato anche la destinazione per Francesco Ticozzelli di Grignasco, in stage da Filati Drago, e di Sena Gunes, dalla Turchia, destinata in forze alla Fratelli Cerruti.

Nel settore commerciale sono stati inseriti, invece, Marta Cinguino, la sola biellese del gruppo, e Guanyi Lu, allieva cinese, destinata alla Filatura di Crosa.

Mentre, per l’area qualità, il franco-tunisino Omar Esseghaier ha progettato, da Inticom per Yamamay, un mirato sistema di monitoraggio. Proseguirà nel suo impegno, grazie a una proroga del suo tirocinio.

Il prossimo Master in Management and Textile Engineering si svolgerà da ottobre 2016 a luglio 2017. Formula full-time: 500 ore di didattica e altrettante di stage. In lingua inglese. Adesioni aperte fino alle fine di settembre. Per le candidature, www.mastermte.com.

Giovanna Boglietti

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