Maltempo, Ato2: "Sbloccateci quei tre milioni"
Mentre prosegue la conta dei danni dovuti all’ondata di maltempo, con i sindaci impegnati a quantificare sui rispettivi territori l’ammontare concreto delle spese che sarà necessario sostenere per rimettere le cose a posto, resta difficile la situazione per i 105 sfollati (dato di venerdì, al quale non si sarebbero accompagnati aggiornamenti nel corso del fine settimana) presenti sul territorio provinciale. Alcune famiglie, dopo le prime giornate di criticità, hanno potuto far rientro a casa. Ma quel che preoccupa ora è la situazione di chi dovrà attendere settimane, e secondo alcune previsioni addirittura mesi, per fare rientro nelle proprie abitazioni. Oltre a questo, si stanno moltiplicando sul territorio anche le ordinanze con cui i sindaci obbligano i proprietari a fare i lavori primari di messa in sicurezza, quanto meno per consentire la riapertura delle strade ancora chiuse, non solo le provinciali, ma anche le tantissime comunali bloccate a causa di cedimenti o rischi di crolli e frane.
Nel frattempo, continua la partita politica e istituzionale finalizzata a convogliare sul territorio fondi sufficienti a far fronte all’emergenza. Ad intervenire, nei giorni scorsi, è stato anche l’Ato2, l’Autorità d’Ambito del servizio idrico competente su Biellese, Vercellese e Casalese, con la proposta «di utilizzare in via straordinaria le risorse finanziarie derivanti dai contributi alle comunità montane attualmente non impegnati e stanziati presso le casse dell’ente di governo d’ambito». Una voce che - secondo il presidente dell’Ato2, il vicesindaco di Biella Diego Presa - ammonta oggi a 3.580.000 euro, per i quali l’Ato propone un’erogazione straordinaria alle Province di Biella e Vercelli, «nella misura proporzionale alla rappresentanza del territorio montano di ciascuna di esse, per essere utilizzate per la realizzazione di lavori di somma urgenza per l’assetto idrogeologico e la difesa del suolo del territorio montano delle suddette Province, colpite dai recenti eventi alluvionali». La proposta è stata sottoposta alla regione Piemonte dal presidente Presa e dai presidenti delle province di Biella e Vercelli.
Veronica Balocco