L'omaggio degli studenti ai sette partigiani

L'omaggio degli studenti ai sette partigiani
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«Una mattinata molto bella e toccante». Così il docente della scuola media di Mosso, Giuseppe Paschetto, descrive l’appuntamento che giovedì ha ricordato al paese, ai testimoni, ai giovani studenti quel che successe proprio qui il 21 febbraio di 71 anni fa. In tanti, dalle istituzioni ai privati cittadini, hanno infatti coluto commemorare, come tradizione ormai vuole, la fucilazione alla chiesa di Santa Liberata a Mosso di sette giovani partigiani da parte dei nazi-fascisti. E quest’anno, a rendere l’appuntamento ancor più coinvolgente, sono stati gli inni cantati dai ragazzi, che hanno ascoltato con attenzione e rispettoso silenzio anche le testimonianze dei protagonisti dei fatti.

Commemorazione. Alla presenza del sindaco di Mosso Carlo Grosso, del vicesindaco di Trivero Neviano Dalvici, di Gilberto Pichetto, dei rappresentanti dell’Anpi, di Elio Panozzo, degli alpini e dei carabinieri di Mosso, e anche dei parenti di due delle giovani vittime, la mattinata ha visto svolgersi una commemorazione che i ragazzi hanno saputo rendere originale e colorata con le bandiere dei Paesi coinvolti. A loro, varie voci (tra cui quella  di Gianni Garbaccio, che all'epoca aveva 14 anni ed è giunto nel luogo poco prima dell’esecuzione), hanno raccontato che il sacrificio dei 7 patrioti, Francesco Crestani, Palmino Camerlo, Corrado Lanza, Roberto Arrigoni, Antonio Cavasso, Frank Bowes e Harry Miller, ha contribuito alla sconfitta della dittatura e fascista e degli occupanti tedeschi e dato il via alla costruzione della Repubblica democratica. Gli studenti, dal canto lotro, hanno arricchito la commemorazione suonando gli inni nazionali italiano, neozelandese e australiano con la direzione di Rosario Giordano, mentre i compagni di prima hanno cantato.
Veronica Balocco

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