Liste d’attesa, il piano per abbatterle

Liste d’attesa, il piano per abbatterle
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Prende il via il piano per la riduzione delle liste d’attesa nella specialistica ambulatoriale. Un tema assai sentito da tutti i cittadini. Lunedì mattina la giunta regionale ha approvato la delibera presentata dall’assessore alla sanità Antonio Saitta, con cui si fissano gli interventi che saranno intrapresi da Regione e aziende sanitarie: revisione delle agende di prenotazione attraverso l’istituzione di un doppio binario, incremento dell’attività per superare le situazioni critiche, assunzione di personale per aumentare il volume delle prestazioni. Entro 60 giorni le aziende sanitarie, raggruppate nelle aree omogenee di riferimento, dovranno presentare un proprio crono-programma di azione. «Oggi rispettiamo l’impegno che ci eravamo presi a febbraio illustrando per la prima volta la bozza della delibera - sottolinea l’assessore Saitta -. Il documento approvato è il frutto del confronto e delle proposte presentate dagli ordini professionali, dai sindacati, dalle associazioni di categoria e dalle associazioni per i diritti dei malati. Vengono precisati con chiarezza i tempi e le modalità delle risorse che saranno impiegate: la Regione metterà a disposizione delle singole Asl, oltre al 5% del compenso dell’attività di intramoenia, fondi supplementari per finanziare i piani, a partire dalle situazioni più critiche. In sostanza il percorso è ormai avviato, possiamo dire che entro giugno il piano sarà attivo a tutti gli effetti». 

Con il doppio binario nelle agende di prenotazione, inserito dalla delibera, si istituisce così un canale riservato unicamente alle prestazioni di “primo accesso”, che riguardano un nuovo paziente o una nuova patologia. Il secondo sarà destinato invece ai pazienti con patologie croniche e alle prestazioni che non hanno particolare urgenza. Per la prima volta tutte le agende verranno condivise e comprenderanno gli specialisti, il pubblico, il convenzionato e l’attività intramoenia, un intervento che si affiancherà alla partenza del nuovo Cup unico regionale prevista per i prossimi mesi. Inoltre, per far fronte alle emergenze e alle realtà che presentano liste d’attesa più lunghe, le aziende sanitarie potranno incrementare l’attività e assumere personale. 

La responsabilità dell’attuazione degli interventi e del rispetto dei tempi di attesa sarà in capo ai direttori sanitari delle aziende. I piani verranno elaborati per macro-aree omogenee, corrispondenti ai rispettivi bacini geografici: per quanto ci riguarda Piemonte Nord Est (Asl Novara, Asl Vco, Asl Vercelli, Asl Biella, Ospedale di Novara). A monitorare l’applicazione dei piani ci saranno un Gruppo di coordinamento costituito presso la direzione Sanità e un Tavolo, che verrà istituito entro 30 giorni, con tutti i soggetti coinvolti, dai rappresentanti delle categorie alle associazioni dei cittadini. 

La situazione all’Asl Bi.  Le utlime rilevazioni sui tempi di attesa pubblicate dall’Asl di Biella si riferiscono al gennaio di quest’anno. Per quanto concerne le criticità da segnalare i 322 giorni per una visita generale in allergologia, i 168 giorni per una visita generale in odontostomatologia, i 45 giorni per una visita generale in cardiologia, i 63 giorni per una ecografia dell’addome, i 64 per una mammografia laterale della mammella, gli 85 giorni per l’inizio del trattamento riabilitativo per disabili, i 45 giorni per un elettrocardiogramma, i 59 giorni per una visita generale in ortopedia e traumatologia. Per molte specialità sempre state critiche a livello di liste di attesa, come ad esempio oculistica, non vengono invece forniti i tempi. 

Enzo Panelli

Prende il via il piano per la riduzione delle liste d’attesa nella specialistica ambulatoriale. Un tema assai sentito da tutti i cittadini. Lunedì mattina la giunta regionale ha approvato la delibera presentata dall’assessore alla sanità Antonio Saitta, con cui si fissano gli interventi che saranno intrapresi da Regione e aziende sanitarie: revisione delle agende di prenotazione attraverso l’istituzione di un doppio binario, incremento dell’attività per superare le situazioni critiche, assunzione di personale per aumentare il volume delle prestazioni. Entro 60 giorni le aziende sanitarie, raggruppate nelle aree omogenee di riferimento, dovranno presentare un proprio crono-programma di azione. «Oggi rispettiamo l’impegno che ci eravamo presi a febbraio illustrando per la prima volta la bozza della delibera - sottolinea l’assessore Saitta -. Il documento approvato è il frutto del confronto e delle proposte presentate dagli ordini professionali, dai sindacati, dalle associazioni di categoria e dalle associazioni per i diritti dei malati. Vengono precisati con chiarezza i tempi e le modalità delle risorse che saranno impiegate: la Regione metterà a disposizione delle singole Asl, oltre al 5% del compenso dell’attività di intramoenia, fondi supplementari per finanziare i piani, a partire dalle situazioni più critiche. In sostanza il percorso è ormai avviato, possiamo dire che entro giugno il piano sarà attivo a tutti gli effetti». 

Con il doppio binario nelle agende di prenotazione, inserito dalla delibera, si istituisce così un canale riservato unicamente alle prestazioni di “primo accesso”, che riguardano un nuovo paziente o una nuova patologia. Il secondo sarà destinato invece ai pazienti con patologie croniche e alle prestazioni che non hanno particolare urgenza. Per la prima volta tutte le agende verranno condivise e comprenderanno gli specialisti, il pubblico, il convenzionato e l’attività intramoenia, un intervento che si affiancherà alla partenza del nuovo Cup unico regionale prevista per i prossimi mesi. Inoltre, per far fronte alle emergenze e alle realtà che presentano liste d’attesa più lunghe, le aziende sanitarie potranno incrementare l’attività e assumere personale. 

La responsabilità dell’attuazione degli interventi e del rispetto dei tempi di attesa sarà in capo ai direttori sanitari delle aziende. I piani verranno elaborati per macro-aree omogenee, corrispondenti ai rispettivi bacini geografici: per quanto ci riguarda Piemonte Nord Est (Asl Novara, Asl Vco, Asl Vercelli, Asl Biella, Ospedale di Novara). A monitorare l’applicazione dei piani ci saranno un Gruppo di coordinamento costituito presso la direzione Sanità e un Tavolo, che verrà istituito entro 30 giorni, con tutti i soggetti coinvolti, dai rappresentanti delle categorie alle associazioni dei cittadini. 

La situazione all’Asl Bi.  Le utlime rilevazioni sui tempi di attesa pubblicate dall’Asl di Biella si riferiscono al gennaio di quest’anno. Per quanto concerne le criticità da segnalare i 322 giorni per una visita generale in allergologia, i 168 giorni per una visita generale in odontostomatologia, i 45 giorni per una visita generale in cardiologia, i 63 giorni per una ecografia dell’addome, i 64 per una mammografia laterale della mammella, gli 85 giorni per l’inizio del trattamento riabilitativo per disabili, i 45 giorni per un elettrocardiogramma, i 59 giorni per una visita generale in ortopedia e traumatologia. Per molte specialità sempre state critiche a livello di liste di attesa, come ad esempio oculistica, non vengono invece forniti i tempi. 

Enzo Panelli

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