«I numeri dell’utenza giustificano il ripristino delle fermate di Sillavengo, Casaleggio e Nibbia sulla linea ferroviaria Novara-Biella. Chiederemo all’Agenzia della mobilità piemontese che vengano ripristinate, in occasione della revisione del piano della viabilità regionale calendarizzato nei prossimi mesi». A dare la notizia il presidente della Provincia di Novara, Matteo Besozzi, in occasione dell’incontro con i Comuni della Valesesia novarese, avvenuto venerdì scorso a Ghemme. All’incontro erano invitati i primi cittadini di Ghemme, Grignasco, Prato Sesia, Cavallirio, Romagnano, Sizzano, Fara, Briona, Carpignano, Sillavengo, Castellazzo. Un ripristino che avrebbe un forte effetto per i pendolari biellesi che vedrebbero nuovamente allungarsi i tempi di percorrenza della tratta, nonostante non siano stati forniti numeri certi. «E’ questo il momento giusto – ha proseguito Besozzi, raccogliendo lo spunto di alcuni sindaci – anche per spingere sulla riapertura della linea Novara-Varallo, il cui servizio passeggeri è sospeso dal 2014. Una linea ferroviaria che colleghi Novara con il Monte Rosa, oltre che per garantire un servizio importante ai cittadini, è indispensabile in chiave turistica. Per creare una direttrice turistica di straordinario richiamo sarebbe auspicabile che qualche corsa possa proseguire anche verso la Liguria, ripristinando un collegamento di cui ora il Piemonte orientale è del tutto privo». All’incontro erano presenti anche il vice-presidente Giuseppe Cremona e i consiglieri Stefano Zanzola e Laura Noro.
R.E.B.
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«I numeri dell’utenza giustificano il ripristino delle fermate di Sillavengo, Casaleggio e Nibbia sulla linea ferroviaria Novara-Biella. Chiederemo all’Agenzia della mobilità piemontese che vengano ripristinate, in occasione della revisione del piano della viabilità regionale calendarizzato nei prossimi mesi». A dare la notizia il presidente della Provincia di Novara, Matteo Besozzi, in occasione dell’incontro con i Comuni della Valesesia novarese, avvenuto venerdì scorso a Ghemme. All’incontro erano invitati i primi cittadini di Ghemme, Grignasco, Prato Sesia, Cavallirio, Romagnano, Sizzano, Fara, Briona, Carpignano, Sillavengo, Castellazzo. Un ripristino che avrebbe un forte effetto per i pendolari biellesi che vedrebbero nuovamente allungarsi i tempi di percorrenza della tratta, nonostante non siano stati forniti numeri certi. «E’ questo il momento giusto – ha proseguito Besozzi, raccogliendo lo spunto di alcuni sindaci – anche per spingere sulla riapertura della linea Novara-Varallo, il cui servizio passeggeri è sospeso dal 2014. Una linea ferroviaria che colleghi Novara con il Monte Rosa, oltre che per garantire un servizio importante ai cittadini, è indispensabile in chiave turistica. Per creare una direttrice turistica di straordinario richiamo sarebbe auspicabile che qualche corsa possa proseguire anche verso la Liguria, ripristinando un collegamento di cui ora il Piemonte orientale è del tutto privo». All’incontro erano presenti anche il vice-presidente Giuseppe Cremona e i consiglieri Stefano Zanzola e Laura Noro.
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