condanna patteggiata

L'impiegata infedele gli svuotava il conto

Invece di pagare bollette e fornitori dirottava i soldi su un suo conto

L'impiegata infedele<BR> gli svuotava il conto
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Brusnengo.Il datore di lavoro si fidava di lei. Le aveva così affidato le credenziali di accesso per la gestione bancaria online della propria ditta individuale di Brusnengo con il compito di eseguire bonifici in favore di dipendenti e fornitori.

L’impiegata non si era però meritata tutta quella fiducia visto e considerato che in un paio di mesi aveva ridotto in modo sensibile il contenuto del conto in banca. Aveva effettuato bonifici in favore di una società riferibile alla sua persona e in tre occasioni si era intascata i soldi che i titolari dell’azienda per cui lavorava le avevano consegnato per pagare le bollette del gas e dell’acqua. La condanna. Accusata di tre casi di appropriazione indebita e di un tentativo, J.C., 24 anni, di Lenta (Vercelli) - difesa dall’avvocato Pietro Barrasso - ha preferito patteggiare e, alla fine, se l’è cavata con una pena tutto sommato mite a sei mesi di reclusione più 600 euro di multa con la condizionale. Secondo il capo d’imputazione, la giovane avrebbe versato con i 23 bonifici quasi 34 mila euro sul conto della società a lei riferibile. La denuncia. Era il 23 dicembre 2009 quando il titolare della ditta individuale si era messo a controllare quasi per caso l’estratto conto bancario. Proprio in quel momento aveva riscontrato dei bonifici non autorizzati e aveva bloccato nell’immediato l’operatività del conto sventando in tal modo il suo ulteriore salasso di cinquemila euro.

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