Lilt Biella, Valentini ricorda Anna Perfetti

Sono trascorsi solo alcuni giorni da quando una persona a noi cara e molto vicina ci ha lasciati. Si tratta di Anna, Anna Perfetti (nella foto), una donna che ha donato a tante persone una grande parte di sé. Anna era una nostra volontaria, un “volontaria storica” potremmo dire, perché per molti anni ha dedicato molte delle proprie energie al volontariato presso la nostra struttura dell’Hospice “L’Orsa Maggiore” per poi passare, in un secondo momento, al volontariato sul territorio, quello per la raccolta fondi; questa scelta era stata maturata quando aveva iniziato a sentire che le sue energie non erano più sufficienti non solo per sostenere il carico emotivo della presenza in Hospice, ma anche per quanto riteneva fosse necessario dare all’interno dell’Hospice e, in questo caso, era un dare ai malati ricoverati, ai familiari che li accompagnavano e anche ai colleghi-volontari che, come lei e insieme a lei, si prendevano cura di tanti aspetti emozionali e di relazione in questo ambiente, così caldo, così importante e anche così impegnativo. Quando la salute non glielo permise più, quindi, decise di continuare dove ancora poteva dare, cioè, come si è detto, sul territorio, per raccogliere fondi, e anche in questo settore ci ha messo davvero tanto di se stessa. Ricordo con piacere l’emozione che Anna provò in occasione di una serata, organizzata al teatro Don Minzoni, durante la quale le venne consegnata una targa dedicata a lei in quanto esempio, modello, di volontariato. Ricordo tutti i volontari che riempivano il teatro applaudendo festosi, soddisfatti e a lei vicini e ricordo il suo animo pieno di sentimenti, le lacrime a stento trattenute, il suo imbarazzo, la sorpresa dinnanzi a questo riconoscimento e l’umiltà con cui affermava di non sentirsi meritevole di tanto. Eppure Anna, a detta di chi la conosceva, era una persona sensibile e forte, delicata e decisa, ancorata alla realtà del presente, ma con lo sguardo al futuro, attenta nei gesti e nelle parole sempre calde e sempre intelligenti. Dinnanzi al progetto Spazio Lilt aveva dimostrato entusiasmo e tanta propositività perché sentiva che bisognava agire e fare ancora tanto per rendere viva, vera e operativa questa struttura che avrebbe aiutato tanta gente. Tutti noi la ricordiamo con affetto e probabilmente molti la ricordano anche per l’ultima, l’ennesima, deliziosa torta confezionata con le proprie mani e portata in Hospice per condividerla in amicizia, tra argomenti seri e momenti di serenità e ilarità. Da parte mia, che rappresento la Lilt, e che da sempre ho sentito e promosso il valore aggiunto dato dai volontari all’esistenza della nostra associazione, non posso che unirmi al dolore dei suoi cari e a quanti ancora oggi vorrebbero poterle dire a voce: “Grazie Anna!”.
Mauro Valentini
Ciao Anna carissima, te ne sei andata la vigilia di Ferragosto, cogliendoci di sorpresa perché, per noi, tu eri inossidabile. Ci sono persone che non invecchiano, che non muoiono e che lasciano un segno del loro passagio, tu eri così! Il tuo sorriso sincero, il tuo cuore grande e quel tuo fisico di “mamma” a tutto tondo hanno subito conquistato tutti i pazienti, famigliari e personale dell’Hospice. Tutti ti cercavano, ti aspettavano e ti volevano bene. Per noi colleghi eri un punto di riferimento per la tua saggezza. Quando hai dovuto lasciare, per motivi di salute, sappiamo che hai molto sofferto. Durante la tua lunga malattia non abbiamo mai sentito un lamento, ma solo battute ironiche su quel fisico che ti stava abbandonando. Ti preoccupava solo il disturbo che davi al “tuo Guido” e ai tuoi figli. Conoscendoti sappiamo che ora ti darai da fare anche lassù e se c’è qualcuno da aiutare sarai in prima linea. Se ti resta un po’ di tempo pensa anche ai tuoi colleghi che hanno ancora bisogno delle tue pillole di saggezza.
I volontari dell’Hospice