Pollone, la sua storia in un libro

Pollone, la sua storia in un libro
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(20 ott) Cinquant’anni di storia racchiusi in un volume, a completamento del lavoro già pubblicato lo scorso anno da Italo Mosca e Angelo Boin, che si sono dedicati a ricercare le notizie di Pollone, con particolare riguardo a quelle dei bollettini parrocchiali. Ed è un tuffo nel passato, un rivivere gioie e dolori, traguardi e inciampi di un paese e della sua comunità. Proprio in questi giorni in cui don Mario Maculan si appresta a lasciare la sua amata Parrocchia, nel libro si legge dell’addio di don Serafino Pivano, dell’arrivo l’11 maggio 1963 di don Mario e della sua lettera rivolta ai pollonesi. Cinquant’anni di storia racchiusi in un volume, a completamento del lavoro già pubblicato lo scorso anno da Italo Mosca e Angelo Boin, che si sono dedicati a ricercare le notizie di Pollone, con particolare riguardo a quelle dei bollettini parrocchiali. Ed è un tuffo nel passato, un rivivere gioie e dolori, traguardi e inciampi di un paese e della sua comunità. Proprio in questi giorni in cui don Mario Maculan si appresta a lasciare la sua amata Parrocchia, nel libro si legge dell’addio di don Serafino Pivano, dell’arrivo l’11 maggio 1963 di don Mario e della sua lettera rivolta ai pollonesi.

Il libro. E scorrendo le pagine, si trovano tanti passi tratti dal suo diario privato, dove negli anni il parroco ha commentato gli avvenimenti del paese e della chiesa, specie quelli legati all’alternarsi di Vescovi e di Pontefici, e la visita di papa Giovanni Paolo II. Dalle quasi 600 pagine escono visi e notizie che il tempo aveva un po’ appannato: tanti sono i cognomi famosi, Piacenza, Colonnetti, Delleani, Demarta, Tavallini, Frassati, DeAgostini; altrettanti gli alpinisti che hanno immolato la loro vita sulla montagna; e poi i tanti altri, di cui il bollettino conserva memoria e rimpianto, tra cui Aiazzone, Zanon di Valgiurata, Nicolò Carandini, Laura Badini Confalonieri, Fabrizio Falchero. Tra restauri e ristrutturazioni da pianificare, campeggi a Magneaz, ampliamenti della casa di riposo, inaugurazione di strutture sportive, di uffici bancari, di scuole, di circoli, di parco giochi, di negozi, si fa largo la “toma” che il parroco voleva consegnare nelle mani del Papa: cronaca da non perdere, tanto è gustosa e surreale. Gli anni scorrono veloci sulla carta e ne vien fuori un quadro di Pollone che va prendendo gradualmente l’aspetto attuale. Gli ultimi bollettini sono sempre ricchi di notizie e confermano la ricchezza di intraprendere e di progredire di una comunità, che è cresciuta sotto l’ala affettuosa del suo parroco. Nella foto a copertina del libro sulla vita di Pollone

20 ottobre 2011

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