Libero e subito preso un marocchino accusato di stupro

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Accusato di stupro
verso l'espulsione

Marocchino liberato per decorrenza dei termini
subito fermato dalla polizia e portato in un centro

(29 mar) E’ indagato per aver cercato di violentare con un complice una giovane di 24 anni a Borgomanero, il cittadino marocchino, Abdelati B., 26 anni, che l’altro giorno è stato liberato per decorrenza dei termini dal carcere di viale dei Tigli dov’era finito in seguito a un ordine di custodia cautelare firmato dal giudice delle indagini preliminari di Novara. Lo straniero, inoltre, era già destinatario di un decreto di espulsione con ordine di lasciare il territorio nazionale emesso da parte del questore di Agrigento nel 2005 a cui non aveva mai ottemperato. Per questo motivo era già stato arrestato a Torino lo scorso anno. Come troppo spesso accade, però, l’ordine di espulsione è rimasto lettera morta.

Accusato di stupro
verso l'espulsione
Marocchino liberato per decorrenza dei termini
subito fermato dalla polizia e portato in un centro

(29 mar) E’ indagato per aver cercato di violentare con un complice una giovane di 24 anni a Borgomanero, il cittadino marocchino, Abdelati B., 26 anni, che l’altro giorno è stato liberato per decorrenza dei termini dal carcere di viale dei Tigli dov’era finito in seguito a un ordine di custodia cautelare firmato dal giudice delle indagini preliminari di Novara. Lo straniero, inoltre, era già destinatario di un decreto di espulsione con ordine di lasciare il territorio nazionale emesso da parte del questore di Agrigento nel 2005 a cui non aveva mai ottemperato. Per questo motivo era già stato arrestato a Torino lo scorso anno. Come troppo spesso accade, però, l’ordine di espulsione è rimasto lettera morta. Così, il 3 febbraio scorso, lo straniero era stato arrestato per la tentata violenza di Borgomanero. La scarcerazione del marocchino era monitorata da qualche giorno dall’Ufficio stranieri della Questura di Biella, coordinato dal commissario Mariangela Canale (nella foto). Data la gravità del reato di cui è accusato, i suoi precedenti e la pericolosità del soggetto, si è fatto pressione nei confronti del ministero dell’Interno per ottenere un posto in un centro di identificazione e di espulsione per evitare che il marocchino tornasse libero e avesse di nuovo l’opportunità di delinquere. Il posto è stato alla fine ottenuto al centro di Gradisca d’Isonzo (Gorizia). Così, l’altro giorno, lo straniero è stato scortato nel centro del Friuli da due agenti biellesi. Come spiegano dall’Ufficio stranieri, «il fatto che questi personaggi siano detenuti nel carcere di Biella per fatti commessi in altre province, fa sì che la competenza al momento del rilascio ricada sull’ufficio immigrazione locale».
v.ca.

29 marzo 2009

 

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