Liberazione, le cerimonie del 24 aprile a Biella

BIELLA - La Liberazione è stata come di consueto celebrata un giorno prima a Biella perchè, come ha ricordato il sindaco Marco Cavicchioli "la nostra città si liberò un giorno prima, e da sola". Ieri mattina i gonfaloni delle associazioni combattentistiche e d'arma hanno fatto da corona al piccolo palco e al picchetto d'onore, che ha presieduto alla posa della corona d'alloro ai piedi della lapide che ricorda la motivazione del conferimento della medaglia d'oro al valor militare alla città. Cavicchioli, insieme al presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo, alla prefetto Annunziata Gallo e ai senatori Nicoletta Favero e Gianluca Susta e a una rappresentanza dei sindaci del territorio, hanno ascoltato sull'attenti le note del Silenzio, che ha commemorato le 667 vittime della guerra partigiana in provincia. "Il loro è un lascito morale, prima ancora che militare - ha ricordato il sindaco - Ebbero il coraggio di ribellarsi all'occupazione nazista e al regime fascista, pronti a pagare un prezzo altissimo per restare fedeli al loro ideale di libertà. Dobbiamo ringraziare loro se oggi possiamo apprezzare il valore della democrazia, un valore che non è così scontato e nemmeno così antico, visto che ne abbiamo beneficiato solo negli ultimi cento anni, dopo una storia fatta di regimi o, al massimo, di oligarchie".
La seconda parte delle commemorazioni del 72° anniversario della Liberazione si è svolta in serata con la fiaccolata da Villa Schneider a piazza Martiri e piazza San Giovanni Bosco, teatro di due eccidi dei nazifascisti.
BIELLA - La Liberazione è stata come di consueto celebrata un giorno prima a Biella perchè, come ha ricordato il sindaco Marco Cavicchioli "la nostra città si liberò un giorno prima, e da sola". Ieri mattina i gonfaloni delle associazioni combattentistiche e d'arma hanno fatto da corona al piccolo palco e al picchetto d'onore, che ha presieduto alla posa della corona d'alloro ai piedi della lapide che ricorda la motivazione del conferimento della medaglia d'oro al valor militare alla città. Cavicchioli, insieme al presidente della Provincia Emanuele Ramella Pralungo, alla prefetto Annunziata Gallo e ai senatori Nicoletta Favero e Gianluca Susta e a una rappresentanza dei sindaci del territorio, hanno ascoltato sull'attenti le note del Silenzio, che ha commemorato le 667 vittime della guerra partigiana in provincia. "Il loro è un lascito morale, prima ancora che militare - ha ricordato il sindaco - Ebbero il coraggio di ribellarsi all'occupazione nazista e al regime fascista, pronti a pagare un prezzo altissimo per restare fedeli al loro ideale di libertà. Dobbiamo ringraziare loro se oggi possiamo apprezzare il valore della democrazia, un valore che non è così scontato e nemmeno così antico, visto che ne abbiamo beneficiato solo negli ultimi cento anni, dopo una storia fatta di regimi o, al massimo, di oligarchie".
La seconda parte delle commemorazioni del 72° anniversario della Liberazione si è svolta in serata con la fiaccolata da Villa Schneider a piazza Martiri e piazza San Giovanni Bosco, teatro di due eccidi dei nazifascisti.