Le 3 “sentinelle” del traffico

Le 3 “sentinelle” del traffico
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Si chiama Toc, ma non ha niente a che vedere con le onomatopeiche. Né con alcun termine dialettale. E’ invece l’acronimo che racconta uno dei più innovativi (e utili) progetti messi in campo negli ultimi anni dall’amministrazione regionale: Traffic operations centre, una sorta di “sala controllo” su tutti i flussi di traffico presenti sulle arterie regionali. Un “occhio” che vigila quotidianamente su 34mila chilometri di strade piemontesi, allo scopo non solo di monitorare il traffico, ma anche di tenere traccia del trasporto merci pericolose attraverso sei appositi gate, di prevedere a una sola ora di distanza le condizioni della mobilità su tutto il territorio e, infine, di misurare costantemente flussi e velocità su 56 (che presto saliranno a 71) postazioni fisse di rilevamento dei flussi.

Ed è proprio qui che entra in gioco anche il Biellese, che, come tutte le altre aree della regione, tramite la Provincia ha stipulato nel lontano 2012 un protocollo con Palazzo Lascaris per fare la propria parte nell’ambito del progetto Toc. Sul territorio provinciale sin dal gennaio 2014 sono in funzione due dei 56 sensori piemontesi di rilevamento del traffico:  uno a Masserano, lungo la provinciale 142 (al chilometro 17,43), e uno a Salussola, lungo la 143, al chilometro 19,68. La posa, per rispetto della convenzione, è stata effettuata grazie all’assistenza amministrativa della Provincia, che ha permesso l’installazione dei portali e dei relativi accessori per la trasmissione dei dati a 5T, la società privata a totale partecipazione pubblica cui fa capo “Toc”. Ma non solo. Dal momento dell’attivazione dei due sensori, la Provincia si è fatta carico anche altri oneri: quello per la trasmissione dei dati e l’alimentazione elettrica; quello per l’assistenza primaria agli impianti in caso di anomalie; quello per l’assistenza amministrativa in caso di interventi gestiti dalla Regione; quello per la comunicazione a 5T degli eventi di traffico, quali cantieri, chiusure o incidenti. Dati, questi ultimi, che la ditta torinese fa giornalmente confluire nel portale destinato all’utente finale: muoversinpiemonte.it, la pagina web che fornisce in tempo reale una fotografia dello stato del traffico su tutte le arterie regionali.

In questo quadro, oggi il contributo del Biellese al progetto Toc va ulteriormente ampliandosi. In linea con la decisione di estendere la rete di sensori di altre 15 postazioni sul territorio piemontese, la provincia ospita da qualche giorno un nuovo punto di rilevamento del traffico, posizionato lungo la Cossato-Valle Mosso (provinciale 232 Panoramica Zegna), al centro della volta della galleria che collega Valle San Nicolao a Falcero (chilometro 19). Questo il motivo per cui lo scorso 13 novembre, per qualche ora, il tunnel è stato chiuso al traffico veicolare.

Veronica Balocco

Si chiama Toc, ma non ha niente a che vedere con le onomatopeiche. Né con alcun termine dialettale. E’ invece l’acronimo che racconta uno dei più innovativi (e utili) progetti messi in campo negli ultimi anni dall’amministrazione regionale: Traffic operations centre, una sorta di “sala controllo” su tutti i flussi di traffico presenti sulle arterie regionali. Un “occhio” che vigila quotidianamente su 34mila chilometri di strade piemontesi, allo scopo non solo di monitorare il traffico, ma anche di tenere traccia del trasporto merci pericolose attraverso sei appositi gate, di prevedere a una sola ora di distanza le condizioni della mobilità su tutto il territorio e, infine, di misurare costantemente flussi e velocità su 56 (che presto saliranno a 71) postazioni fisse di rilevamento dei flussi.

Ed è proprio qui che entra in gioco anche il Biellese, che, come tutte le altre aree della regione, tramite la Provincia ha stipulato nel lontano 2012 un protocollo con Palazzo Lascaris per fare la propria parte nell’ambito del progetto Toc. Sul territorio provinciale sin dal gennaio 2014 sono in funzione due dei 56 sensori piemontesi di rilevamento del traffico:  uno a Masserano, lungo la provinciale 142 (al chilometro 17,43), e uno a Salussola, lungo la 143, al chilometro 19,68. La posa, per rispetto della convenzione, è stata effettuata grazie all’assistenza amministrativa della Provincia, che ha permesso l’installazione dei portali e dei relativi accessori per la trasmissione dei dati a 5T, la società privata a totale partecipazione pubblica cui fa capo “Toc”. Ma non solo. Dal momento dell’attivazione dei due sensori, la Provincia si è fatta carico anche altri oneri: quello per la trasmissione dei dati e l’alimentazione elettrica; quello per l’assistenza primaria agli impianti in caso di anomalie; quello per l’assistenza amministrativa in caso di interventi gestiti dalla Regione; quello per la comunicazione a 5T degli eventi di traffico, quali cantieri, chiusure o incidenti. Dati, questi ultimi, che la ditta torinese fa giornalmente confluire nel portale destinato all’utente finale: muoversinpiemonte.it, la pagina web che fornisce in tempo reale una fotografia dello stato del traffico su tutte le arterie regionali.

In questo quadro, oggi il contributo del Biellese al progetto Toc va ulteriormente ampliandosi. In linea con la decisione di estendere la rete di sensori di altre 15 postazioni sul territorio piemontese, la provincia ospita da qualche giorno un nuovo punto di rilevamento del traffico, posizionato lungo la Cossato-Valle Mosso (provinciale 232 Panoramica Zegna), al centro della volta della galleria che collega Valle San Nicolao a Falcero (chilometro 19). Questo il motivo per cui lo scorso 13 novembre, per qualche ora, il tunnel è stato chiuso al traffico veicolare.

Veronica Balocco

 

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