Lavoro: il 75% è precario

Lavoro: il 75% è precario
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L’Osservatorio sul mercato del lavoro dei primi sei mesi del 2012 con dati raffrontati all’analogo periodo 2011 registra in provincia di Biella tra assunzioni e cessazioni operate 18.300 procedure, in flessione del 10% un anno per l’altro: nei primi sei mesi del 2011 furono infatti 20.456. Il saldo resta positivo per 117 assunzioni, ma certo un saldo nettamente inferiore sul primo semestre 2011 che fu di +694 assunzioni. Mentre sono cresciuti di circa 1000 unità i disoccupati iscritti al Centro per l’impiego, saliti a 19.221 rispetto ai 18.309 di fine 2011, questa del mercato ingessato è l’altra faccia della medaglia della crisi che solo i dati di produzione industriale diffusi ieri dall’Istat  aiutano a pensare sia al culmine e destinata ad una più o meno consistente svolta al giro di boa. 

I saldi. La differenza fra i due semestri confrontati è stata di 2.156 procedure in meno nel 2012.  E se gli avviamenti al lavoro sono stati 9.207 (contro i 10.575 dei primi sei mesi 2011), le cessazioni sono state 9.090 (contro le 9.881). Gli avviamenti sono stati, cioè, il 12,9% in meno  e le cessazioni l’8% in meno.

I contratti applicati. Interessante la possibilità di andare a vedere che tipo di contratto è stato applicato nelle assunzioni rispetto alle cessazioni. Il primo discrimine è rappresentato dal fatto che i contratti permanenti, cioè quelli a tempo indeterminato più gli apprendistati,  rappresentano un quarto di tutte le nuove assunzioni e il 35% di tutte le cessazioni, mentre i contratti cosiddetti flessibili rappresentano il 75,6% delle nuove assunzioni e il 66,5% delle cessazioni. Insomma, il lavoro si precarizza sempre di più anche nel Biellese. 

I tipi di contratti. I  contratti a tempo indeterminato applicati nel primo semestre 2012 sono stati 2.029 e 2.812 quelli “cessati”. Gli apprendisti assunti nello stesso periodo sono stati 221, nove in meno dei “cessati”. Il saldo tra avviamenti e cessazioni è stato di 792 procedure di lavoro senza limite di tempo in meno. Su fronte del lavoro flessibile le procedure sono aumentate di 909 unità contrattuali per un totale di 6.957 assunzioni a fronte di 6.048 cessazioni. Delle 909 procedure in più  649  sono quelle di lavoro a tempo determinato: 4.583 gli avviamenti contro 3.934 cessazioni. Il “lavoro a progetto” ha riguardato 532 nuovi contratti a fronte di 516 dismissioni, mentre gli avviamenti effettuati per via di somministrazione dalle agenzie interinali sono stati 1.842 contro 1.598 cessazioni con un saldo positivo di 244 unità.  

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