L'addio al pediatra Petrocini

L'addio al pediatra Petrocini
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Ha fatto nascere tre generazioni di biellesi, il pediatra Sergio Petrocini, 92 anni, da anni residente nel quartiere Vandorno di Biella. E sabato scorso erano in tanti, nella chiesa del rione cittadino, per dargli l’ultimo saluto.

 «Era il decano dell’Ordine dei medici - ricorda il presidente Enrico Modina - uno dei pionieri della pediatria insieme al dottor Bullio». La notizia della morte di Sergio Petrocini si è sparsa rapidamente, in città. Grande appassionato di sci e di pesca, aveva esercitato la professione fino a pochi anni fa, uscendo di casa anche a notte tarda per seguire i suoi assistiti.

«Il volto umano della pediatria». Lo ricorda così il primario emerito Leo Galligani, che con Petrocini ha lavorato a fine anni sessanta all’ospedale di Biella. «Era in grado di tranquillizzare i genitori - sottolinea - quando la medicina era ancora molto rude e non si curavano molto i rapporti con le persone». Dopo la lunga carriera in ospedale aveva deciso di intraprendere la libera professione, aprendo uno studio privato come pediatra. Ed è proprio in questa veste che si è fatto conoscere e ben volere da tantissimi biellesi che sono stati assistiti da lui.
Lascia la moglie  Luciana, le figlie Renata e Luisa e gli amati nupoti Nicolò, Valentina e Martina. Nato a Faenza, in Romagna, Petrocini dopo la funzione di oggi al Vandorno, verrà cremato. Le sue ceneri riposeranno nella cappella di famiglia a Camburzano.

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