La Valle Cervo pensa al suo futuro Si riparte da De Amicis

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(22 sett) La Valle del Cervo, con i suoi quattordici Comuni, s’interroga sul proprio futuro sabato al santuario di San Giovanni Battista d’Andorno, nell’ambito nella tavola rotonda voluta dal Governatore del Distretto Lions 108Ia, Pierluigi Foglia, originario di Forgnengo (Campiglia), benché residente a Torino. La Valle del Cervo, con i suoi quattordici Comuni, s’interroga sul proprio futuro sabato al santuario di San Giovanni Battista d’Andorno, nell’ambito nella tavola rotonda voluta dal Governatore del Distretto Lions 108Ia, Pierluigi Foglia, originario di Forgnengo (Campiglia), benché residente a Torino. L’amore per il territorio, tanto bello quanto poco competitivo, ha coinvolto nell’intrapresa i Lions Club dell’intero Distretto, nonché l’amministrazione provinciale e la Comunità montana Valle Cervo La Bürsch, che hanno concesso il patrocinio. Non va dimenticata la collaborazione offerta dalla Rettoria del Santuario, affidata a don Paolo Santacaterina, dall’associazione “Insieme per il Biellese” (presidente Piera Valeggia), dall’associazione Amici di San Giovanni (presidente Mario Hary) e dall’Opera pia laicale (presidente Fausto Forgnone). Una sinergia di interessi che fa ben sperare per l’interrogativo posto dal titolo dell’incontro: “Valle del Cervo: quale futuro?” Si comincerà alle 9.30, in una sala al 2° piano dell’edificio Parella, con l’apertura dei lavori da parte di Foglia, che oltre a salutare le autorità e a introdurre i relatori delineerà gli obiettivi della giornata precisando innanzi tutto il presente della Valle del Cervo, fatto di realtà industriali e commerciali di alto livello (Lanificio Angelico, Liquorificio Rapa, Cappellificio Cervo, Filatura Cervinia, Filatura e Tessitura di Tollegno, per non citarne che alcune), di bellezze ambientali e tradizioni locali uniche nel comprensorio, ma pure di un calo demografico preoccupante, abitazioni vuote, ditte ed esercizi dismessi, prospettive occupazionali assenti.
«Con quest’incontro vogliamo stimolare la concretezza della Valle, dare una sferzata d’energia a una popolazione che ha espresso nel passato grandi valori oggi un poco sopiti, affinché sappia ritrovare in sé stessa lo sprone per rialzar la testa e guardare con fiducia al domani», spiegano gli organizzatori.
Il futuro economico, amministrativo (da tempo di discute sull’unificazione dei cinque Comuni dell’Alta Valle), demografico, turistico, legato ai trasporti e ai collegamenti con la contigua Valle del Lys sarà dunque scandagliato nei particolari dagli interventi dei relatori, ognuno in base alle proprie competenze.
Si tratterà di Gianni Valz Blin, storico e appassionato cantore della sua terra; Roberto De Battistini ed Emilio Sulis, rispettivamente economista e sociologo; Orazio Scanzio, geologo e vicepresidente rovinciale; Ezio Maciotta, esperto di marketing territoriale, e Stefano Mosca, direttore dell’Atl e della Borsa del turismo religioso. Pierfrancesco Gasparetto parlerà invece sul progetto di costituzione nell’Alta Valle del Cervo di un Parco letterario intitolato a Edmondo De Amicis, «per lunghi anni assiduo e innamorato frequentatore della “Valle di pietra”». L’incontro è aperto al pubblico. Dalle 12.30 avrà luogo una visita guidata al Santuario e alla sua storica biblioteca. Fin dall’accoglienza, e per tutta la durata della manifestazione, saranno presenti alcune “valëtte an gipoun”, con in più la sorpresa di “magna Polissena”, interpretata da Anita Zordan in costume d’epoca.
In una sala della rettoria, a cura di “Insieme per il Biellese”, sarà proiettato a ciclo continuo il bel dvd di Paola Rosetta “Le donne della Valle del Cervo”. Contestualmente ci sarà l’esposizione di abiti femminili locali su manichini e altri manufatti, alternati a totem esplicativi sulla Valle del Cervo, in una festa per gli occhi e il cuore che tutti si augurano di buon auspicio per il rilancio del territorio.

22 settembre 2010

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