RISTORAZIONE

La titolare del pub si tira fuori dalla protesta: "Io non ho aperto e vi spiego perché"

Monica Gobbi, titolare del Lorien Pub di Biella, non ha partecipato alla campagna nazionale #ioapro di ieri, venerdì. 

La titolare del pub si tira fuori dalla protesta: "Io non ho aperto e vi spiego perché"
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Monica Gobbi, titolare del Lorien Pub di Biella, non ha partecipato alla campagna nazionale #ioapro di ieri, venerdì, e spiega per quale motivo.

Il no alla protesta

Disubbidiente verso i disubbidienti della categoria che hanno abbracciato la campagna #ioapro. Alla fronda dei ristoratori che hanno annunciato l'apertura serale nonostante i divieti per ieri sera, venerdì 15 gennaio 2021, si contrappone una delle voci del Biellese, Monica Gobbi, titolare del Lorien Pub (nella foto di copertina).

"C'era chi era d'accordo ad aprire, chi non era d'accordo. Io penso che ognuno deve valutare in base al proprio tipo di attività. Per quanto mi riguarda il fatto che non si rischia, che c'è qualcuno che paga per te (ndr. quanto garantito dai promotori di #ioapro) non mi interessa. Io so che se faccio un'apertura straordinaria non consentita devo poi prendermi tutte le responsabilità. Detto questo, noi siamo un pub, non posso permettermi di tenere fermo un fusto di birra dopo appena una sera di apertura - ha spiegato Gobbi ai suoi clienti - La qualità a questo punto va a morire: non è possibile per noi aprire a singhiozzo, anche perché occorre riscaldare un locale, nel nostro caso di una certa entità.
Se qualcuno vuole davvero aiutarci, noi volendo possiamo rifornirvi a casa. Si spera di divertirci, lavorare, riprendere presto insieme. Grazie a chi ci è vicino".

Campagna nazionale da poche adesioni

L'iniziativa non legale, secondo gli organizzatori avrebbe raccolto 50mila adesioni in tutta Italia. I locali pronti a riaprire violando i divieti e rischiando di essere multati.

I ristoratori che hanno abbracciato la protesta si sono anche dotati di una sorta di "Dpcm alternativo", chiamato Decalogo Pratico Commercianti Motivati e che prevede, tra le altre regole, la chiusura alle 21.45, l'obbligo di indossare la mascherina e di tenere vuoti la metà dei tavoli.

Ai numeri diffusi in Rete non corrispondono quelli più esigui raccolti sul sito della campagna. Mentre le associazioni di categoria hanno risposto dissociandosi dall’iniziativa.

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