La retta gratis per l'asilo ai figli non le spettava: mamma condannata
Nella richiesta si era "scordata" due polizze vita per quasi 200mila euro e lo stipendio del convivente.
La retta gratis per l'asilo ai figli non le spettava: condannata.
Condannata a sei mesi
Accusata del reato di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato per aver ottenuto benefici da parte del Comune di Biella senza averne titolo e diritto, una donna di Biella, Antonella M., 44 anni, ha patteggiato davanti al giudice, Paola Rava, una pena a sei mesi di reclusione con la condizionale.
Esenzione non dovuta
L’imputata (difesa dall’avvocato Alessandra Guarini) ha ottenuto dal Comune l’erogazione di una serie di benefici pari a quasi seimila euro in seguito alla presentazione di una dichiarazione sostitutiva unica valevole per la richiesta di prestazioni sociali agevolate per gli anni 2012 e 2013 consistenti nell’esenzione dal pagamento della retta dell’asilo nido e della mensa scolastica per i due figli, oltre all’erogazione di un contributo per il pagamento delle spese per la conduzione dell’alloggio di edilizia sociale occupato dalla sua famiglia.
Emessi polizze e stipendio
In tale dichiarazione aveva guarda caso omesso di segnalare due polizze vita stipulate con la Axa Assicurazioni, la prima per un valore di riscatto pari a 116mila euro, la seconda per un valore di riscatto pari a quasi 99mila euro. Si era scordata di indicare, inoltre, la presenza nel nucleo familiare di un soggetto che aveva percepito un reddito complessivo di 14mila euro in quell’anno di imposta. Le clamorose dimenticanze erano state segnalate alla Procura della Repubblica che aveva avviato il procedimento nei confronti della donna in seguito ai normali controlli che vengono eseguiti nei confronti di coloro che presentano le dichiarazioni per ottenere contributi e agevolazioni.
V.Ca.