La Regione “rimanda” il piano Asl

La Regione “rimanda” il piano Asl
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BIELLA - E’ passato, seppur con diverse prescrizioni pesanti, il piano aziendale dell’Asl di Biella, che andrà a regolamentare le attività sul territorio e in ospedale per i prossimi anni. La Regione Piemonte ha licenziato il documento lunedì scorso, in giunta, imponendo però di rivedere diverse cose rispetto a quelle che erano le proposte avanzate dalla direzione generale dell’Asl di Biella. Insieme all’atto di Biella, sono stati licenziati anche quelli delle aziende di Vercelli, Novara e Verbania. Con tre prescrizioni comuni a tutte quante: l’area di Quadrante presenta infatti un eccesso di dipartimenti rispetto alle previsioni della delibera regionale. Le aziende dovranno quindi superare i dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori, di medicina legale e del farmaco.
Tante, invece, le prescrizioni sull’atto aziendale presentato dall’Asl di Biella. Pensate soprattutto per andare oltre alla delibera regionale che imponeva una forte riduzione dei primariati e dei posti letto legati ad alcune specialistiche. L’Asl aveva pensato che l’introduzione di strutture semplici dipartimentali potesse ovviare a questo problema, ma la Regione, in fase di valutazione, ha bocciato queste ipotesi. Le prescrizioni riguardano ad esempio la struttura complessa di dermatologia, in quanto questa disciplina non è prevista dalla delibera di giunta, e quella di oncologia che si chiede di codificare come “oncologia senza letti”. 

Enzo Panelli

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 22 ottobre 2015 

BIELLA - E’ passato, seppur con diverse prescrizioni pesanti, il piano aziendale dell’Asl di Biella, che andrà a regolamentare le attività sul territorio e in ospedale per i prossimi anni. La Regione Piemonte ha licenziato il documento lunedì scorso, in giunta, imponendo però di rivedere diverse cose rispetto a quelle che erano le proposte avanzate dalla direzione generale dell’Asl di Biella. Insieme all’atto di Biella, sono stati licenziati anche quelli delle aziende di Vercelli, Novara e Verbania. Con tre prescrizioni comuni a tutte quante: l’area di Quadrante presenta infatti un eccesso di dipartimenti rispetto alle previsioni della delibera regionale. Le aziende dovranno quindi superare i dipartimenti interaziendali di prevenzione secondaria dei tumori, di medicina legale e del farmaco.
Tante, invece, le prescrizioni sull’atto aziendale presentato dall’Asl di Biella. Pensate soprattutto per andare oltre alla delibera regionale che imponeva una forte riduzione dei primariati e dei posti letto legati ad alcune specialistiche. L’Asl aveva pensato che l’introduzione di strutture semplici dipartimentali potesse ovviare a questo problema, ma la Regione, in fase di valutazione, ha bocciato queste ipotesi. Le prescrizioni riguardano ad esempio la struttura complessa di dermatologia, in quanto questa disciplina non è prevista dalla delibera di giunta, e quella di oncologia che si chiede di codificare come “oncologia senza letti”. 

Enzo Panelli

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