La Pro loco di Biella è in cerca di una sede
BIELLA - Le tre proposte sono spazi allettanti. E, per il momento, è di spazi che stanno ragionando il Comune e la Pro loco di Biella e Valle Oropa. Perché una sede propria e significativa, l’associazione, stenta da tempo a trovarla. E, pur essendosi stabilizzata da poco all’interno del chiostro storico dell’Istituto Belletti Bona, dovrà molto probabilmente procedere a un trasferimento, entro la fine dell’anno.
I motivi sono fatti d’attualità. E si riassumono con la prospettiva aperta dall’avvio dell’iter fallimentare del Belletti Bona. Delle realtà ospitate nella struttura, la Pro loco cittadina è una realtà sui generis che sinora ha goduto di un “trattamento vantaggioso”, rispetto alla sua condizione di associazione senza entrate adeguate per il mantenimento di una vera e propria sede. La futura riorganizzazione dell’azienda potrebbe non garantire, però, alla Pro loco gli stessi accordi. Di conseguenza, il direttivo - spiega la presidente, Marta Florio - si sta muovendo in anticipo per trovare una soluzione, d’intesa con il Comune.
Ecco, quindi, le tre proposte avanzate dal sindaco Marco Cavicchioli e dagli assessori Teresa Barresi e Stefano La Malfa, che spiega: «Per ora, si sta ragionando in termini di spazio, consapevoli che la Pro loco non ha entrate sufficienti se non per un minimo affitto. Le tre ipotesi di sede sarebbero: la vecchia biblioteca, che resterà vuota con l’apertura della nuova, Villa Schneider (nella foto) e Palazzo Ferrero, al Piazzo».
Giovanna Boglietti
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 24 agosto 2015
BIELLA - Le tre proposte sono spazi allettanti. E, per il momento, è di spazi che stanno ragionando il Comune e la Pro loco di Biella e Valle Oropa. Perché una sede propria e significativa, l’associazione, stenta da tempo a trovarla. E, pur essendosi stabilizzata da poco all’interno del chiostro storico dell’Istituto Belletti Bona, dovrà molto probabilmente procedere a un trasferimento, entro la fine dell’anno.
I motivi sono fatti d’attualità. E si riassumono con la prospettiva aperta dall’avvio dell’iter fallimentare del Belletti Bona. Delle realtà ospitate nella struttura, la Pro loco cittadina è una realtà sui generis che sinora ha goduto di un “trattamento vantaggioso”, rispetto alla sua condizione di associazione senza entrate adeguate per il mantenimento di una vera e propria sede. La futura riorganizzazione dell’azienda potrebbe non garantire, però, alla Pro loco gli stessi accordi. Di conseguenza, il direttivo - spiega la presidente, Marta Florio - si sta muovendo in anticipo per trovare una soluzione, d’intesa con il Comune.
Ecco, quindi, le tre proposte avanzate dal sindaco Marco Cavicchioli e dagli assessori Teresa Barresi e Stefano La Malfa, che spiega: «Per ora, si sta ragionando in termini di spazio, consapevoli che la Pro loco non ha entrate sufficienti se non per un minimo affitto. Le tre ipotesi di sede sarebbero: la vecchia biblioteca, che resterà vuota con l’apertura della nuova, Villa Schneider (nella foto) e Palazzo Ferrero, al Piazzo».
Giovanna Boglietti
Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 24 agosto 2015