La "Movida" batte la crisi

La "Movida" batte la crisi
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La “movida” non conosce crisi. Anzi. Proprio in tempi di recessione economica a tutti i livelli, rilancia le proprie ambizioni turistiche e sfida addirittura i lidi balneari. Erano migliaia, mercoledì, i giovani e i meno giovani che si sono riversati sul lungolago e nei locali del paese per una serata all’insegna della musica e del divertimento. Un buon successo, se si considera che le scuole erano ancora aperte e il vero caldo al di là da venire. Nel passato, però, i numeri erano diversi. L’ammette il sindaco Antonino Rosa, che da sempre crede nell’accoglienza: «Cinque o sei anni fa c’erano molte più persone, ma anche diversi pensieri in più... Grazie ad un lavoro in sinergia di albergatori e Comune, oggi, mi paiono scongiurati problemi di vandalismo e di permanenza molesta in paese da parte di persone maleducate. Ed è un bene per tutti. Tuttavia, questa situazione non ha impedito alla vocazione turistica del lago di crescere. Offriamo più servizi, forse ad un pubblico più selezionato».
 

“Mare nostrum”. Operatori turistici e residenti lo sanno e l’ammettono. Il lago è sempre stato considerato un posto di “serie B”, una sorta di mare di seconda scelta. Oggi però qualcosa pare cambiato. Primo perché Regione e Comune negli anni hanno svolto lavori importante, soprattutto con la realizzazione della bella passeggiata e annessi spazi verdi, oltre a diversi parcheggi. Rimini, Riccione e le località liguri sono un’altra cosa, ma venire qui può avere un suo perché. Ne è convinto l’imprenditore simbolo di questa zona: Ider Cinti.
 
Il protagonista. «Per raggiungere il mare, partendo da Biella, e trascorrervi anche solo una giornata, si devono spendere dai 200 ai 300 euro - spiega -. Tenendo conto della benzina e del soggiorno. Qui, invece, con 50 euro puoi trascorrere un giorno in relax, trovando tutto quello che ti occorre. A livello di sport d’acqua a Viverone è possibile praticare tutte le discipline: dallo sci alla vela. Vi pare poco? Il tutto in un ambiente tranquillo. Negli anni io e la mia famiglia non ci siamo mai fermati. Abbiamo sempre investito e creduto in questo posto. E oggi, nonostante la crisi che anche qui si sente, siamo un punto di riferimento. Sia il popolo della “movida” sia i turisti sanno che da noi troveranno sempre un sorriso, professionalità e buoni prezzi”.

Mercoledì. L’altra sera è stato quindi un aperitivo dei mercoledì dedicati dal “popolo della notte” a questi lidi. La festa è iniziata intorno alle 22, ma il pienone nei locali s’è raggiunto intorno alla mezzanotte. C’erano molti ventenni, ma non mancavano rappresentanti di tutte l’età. Si ballava musica disco e latino-americana. Le consumazioni avevano costi bassi e nelle piste si accedeva gratis. Passeggiare e guadare, ovviamente, non costava nulla, tra minigonne e scollature vertiginose da parte di rappresentanti del gentil sesso di tutte l’età. Le calme acque del lago facevano da sfondo ad un ambiente allegro, vivace, a tratti rumoroso ma che mai s’è trasformato in  cagnara o in caos. Pochissime le eccezioni, almeno l’altra sera, che si diluivano in un generale comportamento rispettoso e intelligente da parte degli avventori dei locali e i frequentatori della zona. Merito, anche, dei controlli.

Forze dell’ordine. Nel corso della serata hanno infatti lavorato due vigili urbani (una trentina le persone e le auto fermate) e tre carabinieri della stazione di Cavaglià. Coperte le fasce orarie più delicate, cioè dalle 23 alle 4 del mattino. Un lavoro discreto e che in questo periodo non ha incontrato problemi di sorta. Una volta, invece, c’erano stati parecchi guai, compresa l’aggressione a un agente, oltre a molte denunce per ubriachezza e danni commessi da ignoti a proprietà private. Per tutta la serata, inoltre, hanno lavorato due ausiliari del traffico, per controllare il pagamento dei ticket nei posti auto “blu”.
 
Chi e da dove. Difficile etichettare tutte le provenienze geografiche degli affezionati, diurni e notturni, del lago. Cinti però non ha dubbi: «Arrivano persone dal Torinese, dalla Valle D’Aosta e naturalmente dal Biellese, senza escludere milanesi. Negli anni la zona s’è fatta conoscere e soprattutto apprezzare».
 
Calma. Se i mercoledì notte sono proprietà dei giovani e di coloro che voglio il brivido di qualche eccesso. Le giornate su settimane sono caratterizzate da anziani e da famiglie, che cercano relax e quiete. Situazioni che il lago dà in abbondanza. Forse anche troppo, visto che le presenze di turisti paiono molto esigue. Discorso diverso per i fine settimana, ma qui il fattore tempo diventa determinate. In assenza di sole, come nelle ultime occasioni, di turisti anche solo “mordi-e-fuggi” se ne vedono pochi.

I giovani e la crisi. A vedere la massa colorata e scanzonata di ragazze e di ragazzi dell’altra sera (per qualche adulto solo, che vagava in cerca di chissà cosa, l’impressione era diversa) sembra che la crisi e il futuro non facciano loro alcuna paura. Beata gioventù.

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