La luce? A 11 Comuni costerà (molto) meno

I conti, statistiche e dati scientifici alla mano, sono presto fatti. Nei nove anni di contratto, a partire da oggi, gli undici Comuni biellesi che hanno detto sì - per primi, in attesa di nuove adesioni - alla grande rivoluzione in arrivo sulla gestione dell’illuminazione pubblica godranno di un risparmio percentuale, in termini di produzione energetica, del 64%. Il che corrisponde, guardando al portafoglio, a circa 270mila euro. Non esattamente bruscolini, per amministrazioni abituate a far quadrare i conti ragionando sui centesimi. E in ogni caso, nulla di trascurabile neppure dal punto di vista ambientale, considerato che su questi argomenti non ci è più consentito (e qui il messaggio vola all’umanità intera) sorvolare.Novità. Insomma: è in arrivo un grande giro di boa per il Biellese dei “pali della luce”. Merito della grande gara di appalto europea che, su stimolo di EnerBit, porterà nel Biellese il know how e l’esperienza di due colossi del settore: Iren Servizi e Innovazione spa, già gestore dell’illuminazione pubblica di Torino, e Valtellina spa, componenti del raggruppamento temporaneo di imprese che a luglio si è, appunto, aggiudicato “l’efficientamento e la gestione degli impianti di pubblica illuminazione dei Comuni soci di EnerBit” per i prossimi 9 anni. Ad aderire alla proposta, in questa prima fase, sono stati undici Comuni (Camburzano, Casapinta, Cavaglià, Massazza, Mosso, Pettinengo, Sala Biellese, Salussola, Sandigliano, Valdengo, Valle Mosso), sul territorio dei quali è stato immediatamente effettuato un censimento dei punti luce presenti. Al vaglio dei tecnici Iren, un “esercito” di circa 2mila pali che dovranno essere quasi totalmente sostituiti e rinnovati, per introdurre la nuova tecnologia led che consentirà il massiccio risparmio di cui si parlava. Ma la partita non pare destinata ad esaurirsi qui. «Già un’altra decina di Comuni, tra cui Biella, si è detta interessata a scendere in campo», ha fatto presente il presidente EnerBit Paolo Maggia, sindaco di Gaglianico. E dello stesso avviso è la Provincia, che ieri - alla firma del contratto - per bocca del presidente Ramella Pralungo ha annunciato la volontà di procedere al più presto, grazie al nuovo gestore, con la riaccensione dei circa 250 punti luce stradali di sua proprietà. Veronica Balocco
I conti, statistiche e dati scientifici alla mano, sono presto fatti. Nei nove anni di contratto, a partire da oggi, gli undici Comuni biellesi che hanno detto sì - per primi, in attesa di nuove adesioni - alla grande rivoluzione in arrivo sulla gestione dell’illuminazione pubblica godranno di un risparmio percentuale, in termini di produzione energetica, del 64%. Il che corrisponde, guardando al portafoglio, a circa 270mila euro. Non esattamente bruscolini, per amministrazioni abituate a far quadrare i conti ragionando sui centesimi. E in ogni caso, nulla di trascurabile neppure dal punto di vista ambientale, considerato che su questi argomenti non ci è più consentito (e qui il messaggio vola all’umanità intera) sorvolare.Novità. Insomma: è in arrivo un grande giro di boa per il Biellese dei “pali della luce”. Merito della grande gara di appalto europea che, su stimolo di EnerBit, porterà nel Biellese il know how e l’esperienza di due colossi del settore: Iren Servizi e Innovazione spa, già gestore dell’illuminazione pubblica di Torino, e Valtellina spa, componenti del raggruppamento temporaneo di imprese che a luglio si è, appunto, aggiudicato “l’efficientamento e la gestione degli impianti di pubblica illuminazione dei Comuni soci di EnerBit” per i prossimi 9 anni. Ad aderire alla proposta, in questa prima fase, sono stati undici Comuni (Camburzano, Casapinta, Cavaglià, Massazza, Mosso, Pettinengo, Sala Biellese, Salussola, Sandigliano, Valdengo, Valle Mosso), sul territorio dei quali è stato immediatamente effettuato un censimento dei punti luce presenti. Al vaglio dei tecnici Iren, un “esercito” di circa 2mila pali che dovranno essere quasi totalmente sostituiti e rinnovati, per introdurre la nuova tecnologia led che consentirà il massiccio risparmio di cui si parlava. Ma la partita non pare destinata ad esaurirsi qui. «Già un’altra decina di Comuni, tra cui Biella, si è detta interessata a scendere in campo», ha fatto presente il presidente EnerBit Paolo Maggia, sindaco di Gaglianico. E dello stesso avviso è la Provincia, che ieri - alla firma del contratto - per bocca del presidente Ramella Pralungo ha annunciato la volontà di procedere al più presto, grazie al nuovo gestore, con la riaccensione dei circa 250 punti luce stradali di sua proprietà. Veronica Balocco