La crisi politica si sposta in Comune

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La crisi politica
si sposta in Comune

Chieste le dimissioni a Zola: «Deleghe
a disposizione del sindaco»

(12 mar) La crisi preelettorale nel centrosinistra in Provincia si allarga al comune di Biella dove il sindaco Vittorio Barazzotto ha dato l’aut-aut all’assessore ai Trasporti, di Rifondazione comunista, Alberto Zola, ribadendo che deve fare una scelta di campo rispetto alle infrastrutture e all’autostrada o deve fare le valigie. Oggi pomeriggio Rifondazione ha rispedito la palla al mittente: «Le deleghe di Zola sono a disposizione del sindaco». 

La crisi politica
si sposta in Comune

Chieste le dimissioni a Zola: «Deleghe
a disposizione del sindaco»

La crisi preelettorale nel centrosinistra in Provincia si allarga al comune di Biella dove il sindaco Vittorio Barazzotto ha dato l’aut-aut all’assessore ai Trasporti, di Rifondazione comunista, Alberto Zola, ribadendo che deve fare una scelta di campo rispetto alle infrastrutture e all’autostrada o deve fare le valigie. Oggi pomeriggio Rifondazione ha rispedito la palla al mittente: «Le deleghe di Zola sono a disposizione del sindaco. L’accordo sull’auostrada e sul Piano territoriale non soltanto è possibile, ma nell’ordine naturale delle cose a patto che si apra un Osservatorio sul modello di quello Virano per la Tav e un percorso partecipato che fino a questo momento non c’è stato».
Il muro contro muro dentro la coalizione che ha vinto le elezioni nel 2004 si è ulteriormente irrigidito dopo la lettera con la quale il consigliere regionale Pd, Wilmer Ronzani, candidato alla presidenza della Provincia per il suo partito, ha deciso di far saltare l’incontro che aveva convocato una decina di giorni fa con la Sinistra radicale per parlare di programma per il futuro e verificare se c’erano possibili accordi. «Stante la situazione - ha sostanzialmente scritto - mi pare che non ci siano margini, tanto più che il tema dell’autostrada contestata personalmente lo do per definito, dovendo andare ad una gara tra pochi giorni, e dunque non è fra le priorità programmatiche».
Intanto, il presidente provinciale Scaramal, per scongiurare la paralisi dell’attività fino alle elezioni (senza i 4 consiglieri di Rc, Pdci e Sd la maggioranza salterebbe) ha fissato una riunione di capigruppo della maggioranza e lo stesso Barazzotto si sentirà con lui dopo le dichiarazioni prudenti di Rc. E’ previsto un incontro in Provincia per martedì prossimo nel quale il presidente inviterà «tutti al senso di responsabilità nei confronti degli elettori che nel 2004 avevano scelto la coalizione di centrosinistra».
Nel frattempo, però, la giunta provinciale ieri, dopo il consiglio di fuoco saltato lunedì, ha approvato la relazione tecnica al Piano territoriale, redatta dal settore pianificazione e sicurezza del Territorio.
A bocce ferme Scaramal ha commentato: «Con l’abbandono dell’aula consiliare, nella seduta di lunedì i consiglieri della Sinistra radicale hanno impedito, insieme alla minoranza di centrodestra, l’approvazione delle osservazioni al Piano Territoriale Regionale, che comprende importanti decisioni per il futuro del Biellese, tra cui il collegamento autostradale da Biella a Romagnano Sesia». Nel suo intervento il consigliere Pdci Silvio Belletti ha più volte sottolineato di essere sempre stato contrario all’autostrada e Scaramal gli ricorda che nel corso degli anni ha invece sottoscritto molti atti provinciali in proposito, di cui due fondamentali: il documento d’intenti del Piano territoriale provinciale approvato dal consiglio il 6 marzo 1998, documento che già evidenziava ipotesi di collegamenti autostradali con sbocchi ad Alice Castello, Carisio o Santhià, e il documento presentato ed approvato nel consiglio provinciale del 13 ottobre 2004 interamente dedicato ai collegamenti autostradali che impegnava la giunta a «promuovere un incontro con la Regione Piemonte per la condivisione del quadro programmatico e, quindi, a verificare la disponibilità finanziaria a sostegno del progetto per lo sviluppo del Biellese, ivi compreso il collegamento autostradale con la A4».
Il centrodestra guarda allo spettacolo dalla finestra, sottolineando con il capogruppo di Fi Orazio Scanzio che «i nodi vengono al pettine: si sapeva dal 2004 che la maggioranza non poteva reggere sull’autostrada».

12 marzo 2009

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