La Cracking Art conquista Siena

La Cracking Art conquista Siena
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Sarà un evento davvero straordinario quello che prenderà il via il 9 settembre a Siena e che si protrarrà fino al 31 ottobre con lo scopo di dare visibilità internazionale alla città del Palio in maniera nuova e inedita. Per la prima volta, e per volere di un gruppo di cittadini che si è costituito nel comitato “Gioca con l’arte”, l’arte contemporanea invade gli spazi urbani e lo fa proprio grazie ai cittadini e con i cittadini che accolgono la sfida del noto laboratorio di artisti internazionali Cracking Art , movimento nato a Biella nel 1993 e attualmente composto da Renzo Nucara, Marco Veronese, Carlo Rizzetti,  Alex Angi, Kicco e William Sweetlove.

Famosi per le loro coloratissime sculture, che raffigurano animali, gli artisti del Cracking Art allestiranno a Siena una mostra/evento ideata da Mara Boscarini, presidente del Comitato “Gioca con l’arte” e direttore della Galleria Beaux Arts Siena, che prevede due momenti distinti. Una prima parte nasce dall’ “adozione” che i commercianti del centro storico (sono già più di cento le adesioni pervenute) faranno di uno o più di questi animali custodendoli e mettendoli in mostra nei loro negozi, realizzando così nelle vie medioevali un’invasione di sculture colorate che giochi sul contrasto, sull’emozione, sul messaggio di una città che guarda al futuro orgogliosa del proprio glorioso passato. 

L’altra parte del progetto accolta con entusiasmo e finanziata dal Comune di Siena nell’ambito delle iniziative per “Siena Capitale Italiana della Cultura” consiste nell’esposizione di 19 grandi sculture, raffiguranti delle rondini, (dimensioni 280x124x160) negli spazi della Fortezza Medicea, del parco della Rimembranza (Fontana di San Prospero) e S. Domenico. Arte che rigenera è lo slogan che accompagna l’iniziativa.

Siena, arte, medioevo, contemporaneo, plastica, naturale, artificiale, salute, benessere, paesaggio, bellezza: sono queste le parole chiave che in sequenza possono riassumere l’intervento che il Cracking Art propone nella città del Palio. Una mostra che suggerisce anche molteplici spunti di riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente: il contrasto tra l’antica civitas medioevale continuamente bisognosa di cure per la sua conservazione e la scultura colorata contemporanea che nasce dalla plastica che - se riciclata e non abbandonata a sé stessa - può diventare arte, impone al cittadino/visitatore una riflessione necessaria. Un modo “colorato” e davvero “di rottura” per ricordare che siamo tutti responsabili di quello che abbiamo ereditato e di quello che lasceremo alle future generazioni.

Cracking Art a Siena vuole dunque essere un motivo per aggiungere bello (l’opera del Cracking Art) al bello (Siena, con la sua struttura urbana) e sottolineare come il patrimonio di ieri così come quello di oggi vada comunque difeso, protetto, tutelato. E Biella? Le opere del gruppo d’artisti con sede in via Milano a Chiavazza hanno conquistato i palcoscenici e le città più prestigiosi del mondo.  A parte qualche timido tentativo in passato, appare incomprensibile come a Biella si continui a non approfittare di una simile opportunità di arricchimento permanente, con misura, dell’arredo urbano. 

Ga.P.

Sarà un evento davvero straordinario quello che prenderà il via il 9 settembre a Siena e che si protrarrà fino al 31 ottobre con lo scopo di dare visibilità internazionale alla città del Palio in maniera nuova e inedita. Per la prima volta, e per volere di un gruppo di cittadini che si è costituito nel comitato “Gioca con l’arte”, l’arte contemporanea invade gli spazi urbani e lo fa proprio grazie ai cittadini e con i cittadini che accolgono la sfida del noto laboratorio di artisti internazionali Cracking Art , movimento nato a Biella nel 1993 e attualmente composto da Renzo Nucara, Marco Veronese, Carlo Rizzetti,  Alex Angi, Kicco e William Sweetlove.

Famosi per le loro coloratissime sculture, che raffigurano animali, gli artisti del Cracking Art allestiranno a Siena una mostra/evento ideata da Mara Boscarini, presidente del Comitato “Gioca con l’arte” e direttore della Galleria Beaux Arts Siena, che prevede due momenti distinti. Una prima parte nasce dall’ “adozione” che i commercianti del centro storico (sono già più di cento le adesioni pervenute) faranno di uno o più di questi animali custodendoli e mettendoli in mostra nei loro negozi, realizzando così nelle vie medioevali un’invasione di sculture colorate che giochi sul contrasto, sull’emozione, sul messaggio di una città che guarda al futuro orgogliosa del proprio glorioso passato. 

L’altra parte del progetto accolta con entusiasmo e finanziata dal Comune di Siena nell’ambito delle iniziative per “Siena Capitale Italiana della Cultura” consiste nell’esposizione di 19 grandi sculture, raffiguranti delle rondini, (dimensioni 280x124x160) negli spazi della Fortezza Medicea, del parco della Rimembranza (Fontana di San Prospero) e S. Domenico. Arte che rigenera è lo slogan che accompagna l’iniziativa.

Siena, arte, medioevo, contemporaneo, plastica, naturale, artificiale, salute, benessere, paesaggio, bellezza: sono queste le parole chiave che in sequenza possono riassumere l’intervento che il Cracking Art propone nella città del Palio. Una mostra che suggerisce anche molteplici spunti di riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente: il contrasto tra l’antica civitas medioevale continuamente bisognosa di cure per la sua conservazione e la scultura colorata contemporanea che nasce dalla plastica che - se riciclata e non abbandonata a sé stessa - può diventare arte, impone al cittadino/visitatore una riflessione necessaria. Un modo “colorato” e davvero “di rottura” per ricordare che siamo tutti responsabili di quello che abbiamo ereditato e di quello che lasceremo alle future generazioni.

Cracking Art a Siena vuole dunque essere un motivo per aggiungere bello (l’opera del Cracking Art) al bello (Siena, con la sua struttura urbana) e sottolineare come il patrimonio di ieri così come quello di oggi vada comunque difeso, protetto, tutelato. E Biella? Le opere del gruppo d’artisti con sede in via Milano a Chiavazza hanno conquistato i palcoscenici e le città più prestigiosi del mondo.  A parte qualche timido tentativo in passato, appare incomprensibile come a Biella si continui a non approfittare di una simile opportunità di arricchimento permanente, con misura, dell’arredo urbano. 

Ga.P.

 

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