La chiesa di Vigellio pronta a rinascere

La chiesa di Vigellio pronta a rinascere
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 «Era da molto che non passavo nella frazione Vigellio. Vedere la chiesa vecchia in totale stato di abbandono, ormai diroccata, mette una tristezza infinita. A fianco si può notare l'altra chiesa, di recente costruzione, certamente non bella esteticamente come quella ormai in rovina». A scriverlo, in una segnalazione ad Eco, è Antonio Montoro, già consigliere comunale di Biella, il quale aggiunge: «La cosa incredibile in mezzo a tutte quelle rovine è vedere il campanile con l'orologio ancora funzionante, che ha battuto le ore 11. Quel suono di campana mi è sembrato un monito o l'ultimo suono di una lenta agonia. Ammetto di non conoscere la storia di questa chiesa. Ma mi sembra incredibile che nessuno abbia potuto fermarne il declino».

A confermare quanto segnalato dal lettore basta effettivamente una veloce occhiata. La chiesa nuova di Vigellio, costruita tra il 1971 e il 1973, non solo non è bella come la vecchia, ma è anche in uno stato decisamente migliore. Il destino della vecchia chiesa, però, pare sia in procinto di cambiare. Giovedì infatti, il Comune di Salussola ha assegnato l’appalto per la ristrutturazione e la messa in sicurezza alla ditta Fratelli d’Ambrosio di Sagliano Micca. E’ stato fatto il primo sopralluogo proprio giovedì, e sono stati compilati i primi documenti. A breve inizieranno i lavori, «già durante il mese di dicembre», comunica il sindaco Carlo Cabrio. Il Comune ha già ricevuto il benestare da parte del parroco don Lodovico Debernardi, quindi non dovrebbero esserci problemi per la realizzazione dei lavori previsti. Nonostante le condizioni in cui versa, l’antica chiesa comunque un bene di alto valore culturale: possiede infatti una tela dell’altare maggiore raffigurante la Madonna con San Bartolomeo e Santo Stefano risalente alla prima metà XVII secolo, attribuibile ad Anselmo Allasina (singolare il fatto che, anche se non è firmata, è bastato compararla con un’altra opera dell'artista presente nella chiesa di San Nicola di Salussola, per togliere ogni dubbio sulla paternità). Inizialmente sorse come oratorio frazionale, si crede non prima della seconda metà del XVI secolo, poiché non è nominata in documenti antecedenti, ed il più antico risale al 1602, nel quale però si parla dell’edificio ancora in costruzione, secondo la relazione di una visita pastorale. La messa in sicurezza è indispensabile, quasi più della ristrutturazione, in quanto vi è una vecchia causa al Comune avanzata da un privato che abita di fianco alla chiesa, secondo il quale la puntellatura è pericolosa e insiste sulla sua proprietà, e che inoltre si lamenta del fatto che gli accordi prevedevano una puntellatura momentanea (doveva durare al massimo sei mesi, mentre è rimasta per molto più tempo). Con la messa in sicurezza sarà possibile poi riaprire la strada che passa di fianco e dietro la chiesa, che era stata chiusa sempre per paura che ci fossero crolli. M.V.

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