La carica dei 21mila pronta al via
A scuola diverse cattedre, nel Biellese, resteranno vuote, almeno per tutta la prossima settimana. Così, se alcuni docenti “si fanno attendere”, di certo c’è, al momento, il numero di studenti che, da lunedì 14 settembre, tornerà a occupare i banchi, di nuovo in classe. Il dato, fornito dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Biella, parla di 21.268 tra bambini e ragazzi del territorio.
Nello specifico, si tratta di 3.141 piccoli per le scuole dell’infanzia, 6.758 per le scuole primarie, 4.361 per le secondarie di primo grado (medie) e 7.008 per le secondarie di secondo grado (superiori). Alunni e allievi per i quali la campanella suonerà lunedì mattina, data di avvio del nuovo anno scolastico 2015-2016. Ma che dovranno fare a meno, almeno per i primi giorni, di alcuni dei loro insegnanti.
L’emergenza apertura, lanciata dal preside Cesare Molinari in una recente intervista a Eco di Biella, dovrebbe infatti rientrare verso la fine della prossima settimana. I presidi sono al lavoro già dai giorni scorsi per ridurre al minimo i disagi degli studenti, dato che diverse ore di lezione - mancando i professori - resteranno scoperte. Tutta colpa del ritardo procurato dal piano di assunzioni straordinario previsto dalla riforma scolastica del governo Renzi, che nel Biellese immetterà in ruolo, alla fase “b” nazionale in corso, insegnanti provenienti da altre zone d’Italia per 58 posti, rimasti scoperti dopo le fasi di assunzione ordinarie “zero” e “a”.
Dal momento che i docenti scelti dal “cervellone informatico” del Miur hanno avuto tempo per accettare o meno l’incarico entro la mezzanotte di ieri, venerdì 11 settembre. E verranno nominati all’Ust di Biella proprio lunedì, mentre i ragazzi saranno già in classe.
Non è però solo la fase “b” a procedere a rilento: l’effetto a catena ha provocato anche lo slittamento delle nomine di chi precario resterà, dunque delle supplenze. Nomine provvisorie, va specificato, per i posti di sostegno di secondo e terza fascia e per i posti comuni di terza fascia, che dovranno essere ripetute, in quanto le graduatorie si stanno ancora aggiornando, e si profilano per mercoledì 16 e giovedì 17 settembre.
Una settimana completa di lavori, quindi. E le scuole cercheranno di stabilizzare i propri organici. Consapevoli che la fase “b” non è risolutiva ma apre alla fase “c”. Tanto più che i 58 posti liberi che da lunedì accoglieranno insegnanti di fuori provincia - dicono voci d’ambiente scolastico - saranno infatti probabilmente coperti per metà.
Giovanna Boglietti
A scuola diverse cattedre, nel Biellese, resteranno vuote, almeno per tutta la prossima settimana. Così, se alcuni docenti “si fanno attendere”, di certo c’è, al momento, il numero di studenti che, da lunedì 14 settembre, tornerà a occupare i banchi, di nuovo in classe. Il dato, fornito dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Biella, parla di 21.268 tra bambini e ragazzi del territorio.
Nello specifico, si tratta di 3.141 piccoli per le scuole dell’infanzia, 6.758 per le scuole primarie, 4.361 per le secondarie di primo grado (medie) e 7.008 per le secondarie di secondo grado (superiori). Alunni e allievi per i quali la campanella suonerà lunedì mattina, data di avvio del nuovo anno scolastico 2015-2016. Ma che dovranno fare a meno, almeno per i primi giorni, di alcuni dei loro insegnanti.
L’emergenza apertura, lanciata dal preside Cesare Molinari in una recente intervista a Eco di Biella, dovrebbe infatti rientrare verso la fine della prossima settimana. I presidi sono al lavoro già dai giorni scorsi per ridurre al minimo i disagi degli studenti, dato che diverse ore di lezione - mancando i professori - resteranno scoperte. Tutta colpa del ritardo procurato dal piano di assunzioni straordinario previsto dalla riforma scolastica del governo Renzi, che nel Biellese immetterà in ruolo, alla fase “b” nazionale in corso, insegnanti provenienti da altre zone d’Italia per 58 posti, rimasti scoperti dopo le fasi di assunzione ordinarie “zero” e “a”.
Dal momento che i docenti scelti dal “cervellone informatico” del Miur hanno avuto tempo per accettare o meno l’incarico entro la mezzanotte di ieri, venerdì 11 settembre. E verranno nominati all’Ust di Biella proprio lunedì, mentre i ragazzi saranno già in classe.
Non è però solo la fase “b” a procedere a rilento: l’effetto a catena ha provocato anche lo slittamento delle nomine di chi precario resterà, dunque delle supplenze. Nomine provvisorie, va specificato, per i posti di sostegno di secondo e terza fascia e per i posti comuni di terza fascia, che dovranno essere ripetute, in quanto le graduatorie si stanno ancora aggiornando, e si profilano per mercoledì 16 e giovedì 17 settembre.
Una settimana completa di lavori, quindi. E le scuole cercheranno di stabilizzare i propri organici. Consapevoli che la fase “b” non è risolutiva ma apre alla fase “c”. Tanto più che i 58 posti liberi che da lunedì accoglieranno insegnanti di fuori provincia - dicono voci d’ambiente scolastico - saranno infatti probabilmente coperti per metà.
Giovanna Boglietti