«L’Unione montana? Serve, eccome. In due anni oltre 3 milioni per il territorio»

«L’Unione montana? Serve, eccome. In due anni oltre 3 milioni per il territorio»
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CASAPINTA - «Il 2016 è stato il primo anno in cui abbiamo lavorato realmente in modo concreto. E oggi, a più di un anno di distanza, posso dire che gli ingranaggi stanno iniziando a girare al meglio. La macchina si sta oliando. E l’Unione montana sta diventando un reale motore di sviluppo del territorio, esattamente in linea con gli obiettivi per i quali era stata creata». A spiegarlo è Carlo Grosso, presidente dell’Unione montana del Biellese orientale - la più grossa di tutta la provincia -, il quale racconta risultati raggiunti, obiettivi centrati e propositi futuri a poche settimane dall’approvazione del bilancio di previsione 2017 e del bilancio triennale, strumenti di programmazione su cui - spiega - «si innestano buoni presupposti per quello che potrà essere il prossimo triennio per investimenti sul territorio e nei servizi offerti dall’ente».

E’ quello di un ente concretamente utile, in grado di stanziare fondi cospicui e programmare investimenti di spessore, il ritratto disegnato a proposito dell’Unione dal presidente Grosso. Il quale spiega: «Stiamo facendo girare l’economia del territorio. Nel solo 2016 sono stati programmati investimenti per circa un milione e mezzo di euro, di cui 120mila per i necessari lavori di sistemazioni delle sedi. Oltre a ciò la somma ci ha permesso di sistemare la Casa del pane, che ora può essere affidata in comodato d’uso alle realtà associative che fanno volontariato in Valsessera. Ma non solo. Abbiamo anche sanato le situazioni dovute all’alluvione del 2014. E ora guardiamo al futuro». In che modo? «Con un budget di investimento che sfiora i due milioni di euro. I quali saranno destinati a interventi di varia natura: più di un milione e 700mila, provenienti da fondi Ato, per opere di salvaguardia idrica e territorio, a completamento di quanto già realizzato negli anni dal 2011 al 2016; poco più di 220mila euro per investimenti silvo-ambientali e 27.500 euro per altre spese di manutenzione e varie opere e servizi». Il tutto in un quadro che prevede una quadratura complessiva di bilancio per un totale di 3milioni e 50 mila euro, di cui 727mila di entrate correnti per spese di gestione, un milione e 958mila di entrate in conto capitale da dedicare agli investimenti menzionati e 360mila euro di entrate conto terzi e partite di giro.

«Siamo più che soddisfatti delle risorse che possiamo sfruttare per offrire ai Comuni facenti parte dell’Unione uno sviluppo e supporto concreto per il territorio - conclude il presidente Carlo Grosso, che è anche sindaco di Mosso -. Per quanto riguarda la voce “mutui” inserita in bilancio, derivanti dalle precedenti comunità montane, abbiamo già tenuto in considerazione l’estinzione per l’anno 2023 dei 143.894 euro a bilancio, anche se una considerevole quota, 26.018 euro, verrà estinta con l’anno 2018».

Veronica Balocco

CASAPINTA - «Il 2016 è stato il primo anno in cui abbiamo lavorato realmente in modo concreto. E oggi, a più di un anno di distanza, posso dire che gli ingranaggi stanno iniziando a girare al meglio. La macchina si sta oliando. E l’Unione montana sta diventando un reale motore di sviluppo del territorio, esattamente in linea con gli obiettivi per i quali era stata creata». A spiegarlo è Carlo Grosso, presidente dell’Unione montana del Biellese orientale - la più grossa di tutta la provincia -, il quale racconta risultati raggiunti, obiettivi centrati e propositi futuri a poche settimane dall’approvazione del bilancio di previsione 2017 e del bilancio triennale, strumenti di programmazione su cui - spiega - «si innestano buoni presupposti per quello che potrà essere il prossimo triennio per investimenti sul territorio e nei servizi offerti dall’ente».

E’ quello di un ente concretamente utile, in grado di stanziare fondi cospicui e programmare investimenti di spessore, il ritratto disegnato a proposito dell’Unione dal presidente Grosso. Il quale spiega: «Stiamo facendo girare l’economia del territorio. Nel solo 2016 sono stati programmati investimenti per circa un milione e mezzo di euro, di cui 120mila per i necessari lavori di sistemazioni delle sedi. Oltre a ciò la somma ci ha permesso di sistemare la Casa del pane, che ora può essere affidata in comodato d’uso alle realtà associative che fanno volontariato in Valsessera. Ma non solo. Abbiamo anche sanato le situazioni dovute all’alluvione del 2014. E ora guardiamo al futuro». In che modo? «Con un budget di investimento che sfiora i due milioni di euro. I quali saranno destinati a interventi di varia natura: più di un milione e 700mila, provenienti da fondi Ato, per opere di salvaguardia idrica e territorio, a completamento di quanto già realizzato negli anni dal 2011 al 2016; poco più di 220mila euro per investimenti silvo-ambientali e 27.500 euro per altre spese di manutenzione e varie opere e servizi». Il tutto in un quadro che prevede una quadratura complessiva di bilancio per un totale di 3milioni e 50 mila euro, di cui 727mila di entrate correnti per spese di gestione, un milione e 958mila di entrate in conto capitale da dedicare agli investimenti menzionati e 360mila euro di entrate conto terzi e partite di giro.

«Siamo più che soddisfatti delle risorse che possiamo sfruttare per offrire ai Comuni facenti parte dell’Unione uno sviluppo e supporto concreto per il territorio - conclude il presidente Carlo Grosso, che è anche sindaco di Mosso -. Per quanto riguarda la voce “mutui” inserita in bilancio, derivanti dalle precedenti comunità montane, abbiamo già tenuto in considerazione l’estinzione per l’anno 2023 dei 143.894 euro a bilancio, anche se una considerevole quota, 26.018 euro, verrà estinta con l’anno 2018».

Veronica Balocco

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