L’ex sindaco di Occhieppo Superiore condannato a pagare

L’ex sindaco di Occhieppo Superiore condannato a pagare
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OCCHIEPPO SUPERIORE - Ventimila euro da pagare in parti uguali tra i sei condannati. L’ex sindaco di Occhieppo Superiore Guido Dellarovere, i quattro assessori della sua giunta (Daniele Pezzo, Paolo Simone, Luigi Baggio e Luciano Curulli) e il tecnico responsabile del servizio (ancora oggi dipendente del Comune) dovranno sborsare 3.333,33 euro ciascuno a favore delle casse comunali. A deciderlo e? stata la Corte dei Conti, che ha recentemente posto fine a una vicenda, quella del “rondo?” all’ingresso del paese, che si trascinava da anni.

Era il 3 marzo del 2009 quando lallora sindaco e la sua giunta votarono allunanimita? la delibera con la quale si confermava, tra laltro, lintenzione di mantenere laiuola in fregio alla proprieta? parrocchiale, unitamente al muro esistente, alle piante e agli arredi, in quanto tale area viene riconosciuta come luogo storico di aggregazione e comunque si ritiene che la conservazione della stessa non pregiudichi in alcun modo la viabilita? e la visibilita? dellincrocio.

Non della stessa opinione, invece, era la Provincia di Biella (a guida Scaramal), che gia? nel 2008 aveva dato parere contrario (un parere che la giunta comunale aveva ritenuto non vincolante) a questopera, specificando che la realizzazione della rotonda sulla strada provinciale sarebbe stata possibile soltanto abbattendo il muro esistente. Cosa che fece - forte anche di un secondo parere negativo della Provincia, questa volta a guida Simonetti - la nuova amministrazione comunale di Emanuele Ramella Pralungo, non senza polemiche e proteste da parte di chi voleva a tutti i costi salvare il rondo? (si era addirittura organizzata una raccolta di firme).

«La spesa sostenuta dal Comune per allinearsi alle disposizioni della Provincia, abbattendo il manufatto e i platani, e? stata di circa 70mila euro (originariamente la rotonda era costata 269.500 euro, comprese le spese per lacquisto del terreno, nda) - spiega il sindaco, Emanuele Ramella Pralungo (nella foto) -. Inevitabile, da parte nostra, la trasmissione degli atti alle istituzioni, tra cui la Corte dei Conti. Che ora ha ritenuto responsabile per danno erariale la precedente amministrazione, condannandola a pagare 20mila euro a titolo di risarcimento. Tutti hanno gia? fatto sapere che pagheranno, anche avvalendosi della rateizzazione che abbiamo deciso di accordare a chi ci ha fatto richiesta. In pratica - conclude il primo cittadino - la sentenza obbliga a risarcire le spese per l’abbattimento del muro e non anche quelle di progettazione (solo 20mila anziche? 70mila euro). E questo significa che per i sei condannati (si e? “salvato” solo Gianni Boscolo, all’epoca responsabile della polizia municipale, perche? in merito al progetto aveva espresso parere contrario) sarebbe potuto andare pure peggio».

Lara Bertolazzi 

OCCHIEPPO SUPERIORE - Ventimila euro da pagare in parti uguali tra i sei condannati. L’ex sindaco di Occhieppo Superiore Guido Dellarovere, i quattro assessori della sua giunta (Daniele Pezzo, Paolo Simone, Luigi Baggio e Luciano Curulli) e il tecnico responsabile del servizio (ancora oggi dipendente del Comune) dovranno sborsare 3.333,33 euro ciascuno a favore delle casse comunali. A deciderlo e? stata la Corte dei Conti, che ha recentemente posto fine a una vicenda, quella del “rondo?” all’ingresso del paese, che si trascinava da anni.

Era il 3 marzo del 2009 quando l’allora sindaco e la sua giunta votarono all’unanimita? la delibera con la quale si confermava, tra l’altro,“l’intenzione di mantenere l’aiuola in fregio alla proprieta? parrocchiale, unitamente al muro esistente, alle piante e agli arredi, in quanto tale area viene riconosciuta come luogo storico di aggregazione e comunque si ritiene che la conservazione della stessa non pregiudichi in alcun modo la viabilita? e la visibilita? dell’incrocio”.

Non della stessa opinione, invece, era la Provincia di Biella (a guida Scaramal), che gia? nel 2008 aveva dato parere contrario (un parere che la giunta comunale aveva ritenuto non vincolante) a quest’opera, specificando che la realizzazione della rotonda sulla strada provinciale sarebbe stata possibile soltanto abbattendo il muro esistente. Cosa che fece - forte anche di un secondo parere negativo della Provincia, questa volta a guida Simonetti - la nuova amministrazione comunale di Emanuele Ramella Pralungo, non senza polemiche e proteste da parte di chi voleva a tutti i costi salvare il rondo? (si era addirittura organizzata una raccolta di firme).

«La spesa sostenuta dal Comune per allinearsi alle disposizioni della Provincia, abbattendo il manufatto e i platani, e? stata di circa 70mila euro (originariamente la rotonda era costata 269.500 euro, comprese le spese per l’acquisto del terreno, nda) - spiega il sindaco, Emanuele Ramella Pralungo (nella foto)-. Inevitabile, da parte nostra, la trasmissione degli atti alle istituzioni, tra cui la Corte dei Conti. Che ora ha ritenuto responsabile per danno erariale la precedente amministrazione, condannandola a pagare 20mila euro a titolo di risarcimento. Tutti hanno gia? fatto sapere che pagheranno, anche avvalendosi della rateizzazione che abbiamo deciso di accordare a chi ci ha fatto richiesta. In pratica - conclude il primo cittadino - la sentenza obbliga a risarcire le spese per l’abbattimento del muro e non anche quelle di progettazione (solo 20mila anziche? 70mila euro). E questo significa che per i sei condannati (si e? “salvato” solo Gianni Boscolo, all’epoca responsabile della polizia municipale, perche? in merito al progetto aveva espresso parere contrario) sarebbe potuto andare pure peggio».

Lara Bertolazzi 

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