«L’ex asilo aiuterà i mongrandesi»

«L’ex asilo aiuterà i mongrandesi»
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MONGRANDO - L’incontro di lunedì sera in consiglio comunale tra l’amministrazione di Mongrando, capitanata dal sindaco Tony Filoni e il comitato spontaneo “Gente di Mongrando”, per discutere del futuro dell’asilo Favre, è stato decisamente acceso.

Da un paio di settimane, infatti, è stata presentata una petizione al sindaco Tony Filoni con più di 300 firme raccolte, con lo scopo di destinare la struttura ad un museo e impedire che gli spazi dell’edificio vengano utilizzati per le emergenze abitative.

Durante il consiglio la maggioranza ha risposto all’interrogazione esposta dalla minoranza. «Al primo posto dobbiamo mettere le persone – spiega Gloria Trione, vice sindaco con delega ai servizi sociali –. Rispondo solo a quanto detto in consiglio comunale e non accetto che secondo la minoranza destinare l’edificio ai servizi sociali voglia dire sminuire l’edificio. L’ex asilo per quanto di pregio storico è pur sempre un oggetto, mentre i cittadini mongrandesi

in difficoltà, gli anziani, le mamme sole, le famiglie sfrattate sono persone e vanno messe al primo posto. Vogliamo far capire alla gente che il progetto non è di ospitare immigrati, ma dare una soluzione temporanea alle persone di Mongrando che si trovano in difficoltà, in attesa di una sistemazione più adatta a loro».

Illustrare il progetto ai cittadini è il prossimo passo in programma per l’amministrazione. «La cosa che mi lascia basito – racconta il primo cittadino – è che in 30 anni nessuno sia mai entrato nell’edificio neanche per pulirlo. È stato ristrutturato fuori e basta. Il progetto che abbiamo in mente è molto ampio e intendiamo presentarlo durante una serata pubblica, il 14 gennaio alle 20.30, nel salone della biblioteca. Durante l’incontro spiegheremo alle persone non solo le nostre intenzioni, ma anche che stiamo quotidianamente monitorando i bandi regionali, nazionali, europei per poter far partire il progetto senza spendere denaro dei cittadini. Siamo disposti a confrontarci e a parlare della questione e ascoltare le idee, se necessario modificheremo anche il progetto dove necessario, ma la nostra direzione è questa, non farò un passo indietro».

L’ex asilo, che sorge nel cuore del paese, per un vincolo della Regione dovrà essere destinato per un utilizzo socio assistenziale. «Non possiamo fare un museo – continua Filoni –: prima di tutto il locale non è adatto perché non ci sono saloni ampi, seconda cosa sono sicuramente più importanti le persone e due alloggi per l’emergenza abitativa possono fare la differenza. Inoltre, vorremmo fare una ludoteca per bambini da 0 a 14 anni, ospitare le associazioni mongrandesi e la sede dei servizi sociali, in modo che le persone che ne hanno bisogno si sentano più a loro agio e ci sia più privacy, piuttosto che venire il lunedì in Comune».

Ramona Bellotto

MONGRANDO - L’incontro di lunedì sera in consiglio comunale tra l’amministrazione di Mongrando, capitanata dal sindaco Tony Filoni e il comitato spontaneo “Gente di Mongrando”, per discutere del futuro dell’asilo Favre, è stato decisamente acceso.

Da un paio di settimane, infatti, è stata presentata una petizione al sindaco Tony Filoni con più di 300 firme raccolte, con lo scopo di destinare la struttura ad un museo e impedire che gli spazi dell’edificio vengano utilizzati per le emergenze abitative.

Durante il consiglio la maggioranza ha risposto all’interrogazione esposta dalla minoranza. «Al primo posto dobbiamo mettere le persone – spiega Gloria Trione, vice sindaco con delega ai servizi sociali –. Rispondo solo a quanto detto in consiglio comunale e non accetto che secondo la minoranza destinare l’edificio ai servizi sociali voglia dire sminuire l’edificio. L’ex asilo per quanto di pregio storico è pur sempre un oggetto, mentre i cittadini mongrandesi

in difficoltà, gli anziani, le mamme sole, le famiglie sfrattate sono persone e vanno messe al primo posto. Vogliamo far capire alla gente che il progetto non è di ospitare immigrati, ma dare una soluzione temporanea alle persone di Mongrando che si trovano in difficoltà, in attesa di una sistemazione più adatta a loro».

Illustrare il progetto ai cittadini è il prossimo passo in programma per l’amministrazione. «La cosa che mi lascia basito – racconta il primo cittadino – è che in 30 anni nessuno sia mai entrato nell’edificio neanche per pulirlo. È stato ristrutturato fuori e basta. Il progetto che abbiamo in mente è molto ampio e intendiamo presentarlo durante una serata pubblica, il 14 gennaio alle 20.30, nel salone della biblioteca. Durante l’incontro spiegheremo alle persone non solo le nostre intenzioni, ma anche che stiamo quotidianamente monitorando i bandi regionali, nazionali, europei per poter far partire il progetto senza spendere denaro dei cittadini. Siamo disposti a confrontarci e a parlare della questione e ascoltare le idee, se necessario modificheremo anche il progetto dove necessario, ma la nostra direzione è questa, non farò un passo indietro».

L’ex asilo, che sorge nel cuore del paese, per un vincolo della Regione dovrà essere destinato per un utilizzo socio assistenziale. «Non possiamo fare un museo – continua Filoni –: prima di tutto il locale non è adatto perché non ci sono saloni ampi, seconda cosa sono sicuramente più importanti le persone e due alloggi per l’emergenza abitativa possono fare la differenza. Inoltre, vorremmo fare una ludoteca per bambini da 0 a 14 anni, ospitare le associazioni mongrandesi e la sede dei servizi sociali, in modo che le persone che ne hanno bisogno si sentano più a loro agio e ci sia più privacy, piuttosto che venire il lunedì in Comune».

Ramona Bellotto

 

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