L’addio di Novara a Sebastiano Vassalli

L’addio di Novara a Sebastiano Vassalli
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È morto lunedì all'ospedale di Casale Monferrato, dove era stato ricoverato per l'aggravarsi delle sue condizioni, lo scrittore Sebastiano Vassalli. Aveva 73 anni ed era malato da tempo. Vincitore dei maggiori premi letterari italiani, tra cui lo Strega e il Campiello, ha scritto per i più importanti quotidiani italiani.

Vassalli era nato a Genova il 24 ottobre del 1941. L'autore de “La Chimera”, il libro che nel 1990 lo ha portato al successo, ha vissuto quasi la sua intera esistenza a Novara, o per essere più esatti nelle campagne della pianura novarese, a Biandrate. Figlio di madre toscana e di padre lombardo, si era laureato a Milano con Cesare Musatti. Dopo un periodo di insegnamento, la via della letteratura.

Lo scorso maggio aveva ricevuto dall'accademia del Nobel la candidatura al premio 2015 per la Letteratura.

Ieri a Novara è stato proclamato il lutto cittadino ed è stata allestita la camera ardente alla Biblioteca Negroni. Poi il corteo fino al Broletto, dove in tantissimi non sono voluti mancare all’ultimo saluto al grande scrittore, un funerale laico come nelle volontà dello stesso Vassalli. 

R.V.A.

È morto lunedì all'ospedale di Casale Monferrato, dove era stato ricoverato per l'aggravarsi delle sue condizioni, lo scrittore Sebastiano Vassalli. Aveva 73 anni ed era malato da tempo. Vincitore dei maggiori premi letterari italiani, tra cui lo Strega e il Campiello, ha scritto per i più importanti quotidiani italiani.

Vassalli era nato a Genova il 24 ottobre del 1941. L'autore de “La Chimera”, il libro che nel 1990 lo ha portato al successo, ha vissuto quasi la sua intera esistenza a Novara, o per essere più esatti nelle campagne della pianura novarese, a Biandrate. Figlio di madre toscana e di padre lombardo, si era laureato a Milano con Cesare Musatti. Dopo un periodo di insegnamento, la via della letteratura.

Lo scorso maggio aveva ricevuto dall'accademia del Nobel la candidatura al premio 2015 per la Letteratura.

Ieri a Novara è stato proclamato il lutto cittadino ed è stata allestita la camera ardente alla Biblioteca Negroni. Poi il corteo fino al Broletto, dove in tantissimi non sono voluti mancare all’ultimo saluto al grande scrittore, un funerale laico come nelle volontà dello stesso Vassalli. 

R.V.A.

 

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