«Io, fra i terremotati del Centro Italia»

«Io, fra i terremotati del Centro Italia»
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CAMPIGLIA CERVO  - Riceviamo e pubblichiamo il resoconto, scritto dal vicesindaco di Campiglia Pier Luigi Touscoz, del suo viaggio nelle zone terremotate del Centro Italia, in qualita? di tecnico

A seguito della richiesta dell'Anci (Associazione Comuni italiani), veicolata tramite la Protezione civile di Biella Com3, cui fa parte il Comune di Campiglia Cervo, avevo dato la mia disponibilita? come tecnico per venire incontro alle difficolta? che hanno i Comuni terremotati del centro Italia a svolgere le incombenze burocratiche a seguito dei sopralluoghi che vengono effettuati dai vigili del fuoco e dai tecnici delle 4 regioni interessate che definiscono lo stato dei fabbricati individuandone l'agibilita? o meno a seconda dei danni provocati dalle forti scosse subite dal 25 agosto in poi.

Sono stato quindi inviato una settimana dal 9 al 15 ottobre nel comune di Castelsantangelo sul Nera, che si trova nell'alta Val Nerina in provincia di Macerata, a circa 36 km da Arquata del Tronto, epicentro del sisma del 25 agosto. Castelsantangelo sul Nera e? un Comune di 318 abitanti a circa 750 m di quota, molto vasto (circa 72 kmq) con 6 frazioni. Fortunatamente non ha avuto vittime ma il patrimonio edilizio risulta gravemente compromesso: il centro storico e? stato chiuso e dichiarato zona rossa per pericolo di crolli, in particolare il campanile di una delle tante chiese del territorio presenta evidenti dissesti strutturali, se si considera che dette costruzioni risalgono al XV e XVI secolo ed hanno resistito fino ai giorni nostri si evince che una scossa di tale portata non si e? registrata negli ultimi cinque secoli!

Le abitazioni sulle quali sono stati eseguiti i sopralluoghi dei Vvff e dei tecnici della Regione Marche sono state 980, delle quali 250 sono state dichiarate inagibili (da abbattere). Tra queste figura una casa di riposo dove sono riusciti a mettere in salvo tutti i degenti trasferendoli in strutture alberghiere ed un convento di suore benedettine, altri 200 fabbricati sono stati dichiarati agibili dopo interventi per renderli antisismici ( realizzazione di catene di collegamento dei muri perimetrali).

Il lavoro che mi e? stato assegnato e? consistito nella ricerca catastale dei proprietari degli immobili e nell'emissione delle ordinanze che hanno il duplice scopo di individuare ora lo stato delle strutture e successivamente serviranno per l'erogazione dei contributi per la ricostruzione il cui peso sara? maggiore se si tratta di residenti. Si e? trattato di un lavoro a tavolino, per i sei giorni di permanenza dalle sette del mattino fino a sera, con la consapevolezza che era comunque una fase importante d’aiuto alla popolazione locale in un paese (molto simile alla nostra realta? valligiana) che non e? salito agli onori delle cronache e forse per questo ancora piu? bisognoso di aiuto ed attenzione.

Non mi e? stato possibile visitare i comuni di Arquata, Amatrice e Accumoli dove ci sono state circa 300 vittime poiche? in tali zone operano solo i Vigili del Fuoco ed i tecnici regionali e sono state interdette ai non addetti ai lavori, evitando cosi? inutili ed inopportune visite di curiosi.

La zona comunque seguita a subire scosse di giorno e di notte, almeno 3 al giorno percepite dalla popolazione (tra i 2,5 ed i 3 gradi) per cui tutti hanno attivato sul proprio telefono cellulare la app che tiene aggiornati in tempo reale sull'intensita? delle scosse. La tecnologia purtroppo non aiuta poiche? questa app non e? uno strumento di prevenzione ma solo di informazione. Ho constatato che non e? vero che col tempo ci si abitua: la psicosi del terremoto e? ancora diffusa su tutta la popolazione, che cio? nonostante e? orientata a mettere in sicurezza le case senza abbandonare il territorio.

C'e? da augurarsi che non prevalgano le speculazioni e le infiltrazioni mafiose; sappiamo per esperienza che le catastrofi sono terreno fertile per i soliti furbi che sanno come trarre ingiusto profitto dalle emergenze purtroppo molto frequenti nel nostro Paese.

CAMPIGLIA CERVO  - Riceviamo e pubblichiamo il resoconto, scritto dal vicesindaco di Campiglia Pier Luigi Touscoz, del suo viaggio nelle zone terremotate del Centro Italia, in qualita? di tecnico

A seguito della richiesta dell'Anci (Associazione Comuni italiani), veicolata tramite la Protezione civile di Biella Com3, cui fa parte il Comune di Campiglia Cervo, avevo dato la mia disponibilita? come tecnico per venire incontro alle difficolta? che hanno i Comuni terremotati del centro Italia a svolgere le incombenze burocratiche a seguito dei sopralluoghi che vengono effettuati dai vigili del fuoco e dai tecnici delle 4 regioni interessate che definiscono lo stato dei fabbricati individuandone l'agibilita? o meno a seconda dei danni provocati dalle forti scosse subite dal 25 agosto in poi.

Sono stato quindi inviato una settimana dal 9 al 15 ottobre nel comune di Castelsantangelo sul Nera, che si trova nell'alta Val Nerina in provincia di Macerata, a circa 36 km da Arquata del Tronto, epicentro del sisma del 25 agosto. Castelsantangelo sul Nera e? un Comune di 318 abitanti a circa 750 m di quota, molto vasto (circa 72 kmq) con 6 frazioni. Fortunatamente non ha avuto vittime ma il patrimonio edilizio risulta gravemente compromesso: il centro storico e? stato chiuso e dichiarato zona rossa per pericolo di crolli, in particolare il campanile di una delle tante chiese del territorio presenta evidenti dissesti strutturali, se si considera che dette costruzioni risalgono al XV e XVI secolo ed hanno resistito fino ai giorni nostri si evince che una scossa di tale portata non si e? registrata negli ultimi cinque secoli!

Le abitazioni sulle quali sono stati eseguiti i sopralluoghi dei Vvff e dei tecnici della Regione Marche sono state 980, delle quali 250 sono state dichiarate inagibili (da abbattere). Tra queste figura una casa di riposo dove sono riusciti a mettere in salvo tutti i degenti trasferendoli in strutture alberghiere ed un convento di suore benedettine, altri 200 fabbricati sono stati dichiarati agibili dopo interventi per renderli antisismici ( realizzazione di catene di collegamento dei muri perimetrali).

Il lavoro che mi e? stato assegnato e? consistito nella ricerca catastale dei proprietari degli immobili e nell'emissione delle ordinanze che hanno il duplice scopo di individuare ora lo stato delle strutture e successivamente serviranno per l'erogazione dei contributi per la ricostruzione il cui peso sara? maggiore se si tratta di residenti. Si e? trattato di un lavoro a tavolino, per i sei giorni di permanenza dalle sette del mattino fino a sera, con la consapevolezza che era comunque una fase importante d’aiuto alla popolazione locale in un paese (molto simile alla nostra realta? valligiana) che non e? salito agli onori delle cronache e forse per questo ancora piu? bisognoso di aiuto ed attenzione.

Non mi e? stato possibile visitare i comuni di Arquata, Amatrice e Accumoli dove ci sono state circa 300 vittime poiche? in tali zone operano solo i Vigili del Fuoco ed i tecnici regionali e sono state interdette ai non addetti ai lavori, evitando cosi? inutili ed inopportune visite di curiosi.

La zona comunque seguita a subire scosse di giorno e di notte, almeno 3 al giorno percepite dalla popolazione (tra i 2,5 ed i 3 gradi) per cui tutti hanno attivato sul proprio telefono cellulare la app che tiene aggiornati in tempo reale sull'intensita? delle scosse. La tecnologia purtroppo non aiuta poiche? questa app non e? uno strumento di prevenzione ma solo di informazione. Ho constatato che non e? vero che col tempo ci si abitua: la psicosi del terremoto e? ancora diffusa su tutta la popolazione, che cio? nonostante e? orientata a mettere in sicurezza le case senza abbandonare il territorio.

C'e? da augurarsi che non prevalgano le speculazioni e le infiltrazioni mafiose; sappiamo per esperienza che le catastrofi sono terreno fertile per i soliti furbi che sanno come trarre ingiusto profitto dalle emergenze purtroppo molto frequenti nel nostro Paese.

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