investe un ciclista e scappa: presa donna "pirata"
(23 ott) Dopo dieci giorni di indagini, i carabinieri di Netro sono riusciti a identificare il pirata della strada che, martedì 11 ottobre alla rotonda di via Bertodanol a Biella, ha investito e fatto cadere un ciclista di Mongrando, un trentenne marocchino. Il giovane ha riportato ferite giudicate guaribili in 25 giorni.
Linvestitrice è una donna che abita a Cossato, Angela C., 57 anni, che è stata denunciata per lesioni colpose, fuga in seguito ad un incidente con feriti nonché omissione di soccorso. Il caso è stato risolto anche grazie a una testimone che ha assistito allincidente e alla fuga dellautomobilista e si è annotata per bene colore e modello dellauto, una Citroen, nonché tre numeri della targa ancora con la vecchia sigla BI. Aveva inoltre indicato la direzione che la Citroen aveva preso.
(23 ott) Dopo dieci giorni di indagini, i carabinieri di Netro sono riusciti a identificare il pirata della strada che, martedì 11 ottobre alla rotonda di via Bertodanol a Biella, ha investito e fatto cadere un ciclista di Mongrando, un trentenne marocchino. Il giovane ha riportato ferite giudicate guaribili in 25 giorni.
Linvestitrice è una donna che abita a Cossato, Angela C., 57 anni, che è stata denunciata per lesioni colpose, fuga in seguito ad un incidente con feriti nonché omissione di soccorso. Il caso è stato risolto anche grazie a una testimone che ha assistito allincidente e alla fuga dellautomobilista e si è annotata per bene colore e modello dellauto, una Citroen, nonché tre numeri della targa ancora con la vecchia sigla BI. Aveva inoltre indicato la direzione che la Citroen aveva preso.
I carabinieri avevano trovato lauto nel parcheggio di via Cernaia dove la proprietaria laveva parcheggiata prima di recarsi dal parrucchiere. Scoperto che lauto era sprovvista dellassicurazione, i militari lhanno sequestrata. In un secondo momento la proprietaria ha cercato di recuperarla negando di essersi trovata alla guida la sera dellincidente e sostenendo che lauto era del figlio e viaggiava con la targa prova. Le indagini e la preziosa collaborazione di una testimone, hanno però permesso inchiodare la donna alle proprie responsabilità.
23 ottobre 2011