In migliaia alla sfilata dei carri a Chiavazza (FOTOGALLERY)

In migliaia alla sfilata dei carri a Chiavazza (FOTOGALLERY)
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La sfilata dei carri allegorici di Chiavazza, ieri pomeriggio, ha riportato il rione più grande della città ai tempi passati, all’epoca in cui il carnevale era davvero un avvenimento grandioso. Franco Caucino, che da ormai 33 anni impersona il Cucu, è riuscito - insieme ai suoi collaboratori - a rievocare le emozioni dei carnevali di una volta, quando - da bambini - sgranavamo gli occhi al passaggio dei carri e attendevamo con ansia che venissero lanciate le caramelle, bramosi di riuscire a raccoglierne quante più possibile. 

Qualche intoppo c’è stato, ma la sfilata è stata lo stesso spettacolare. Dei cinque carri attesi uno ha dovuto rinunciare: è quello dei “Fulatun” di Carisio: l’allestimento del carro allegorico non è stato completato in tempo per l’evento chiavazzese. Il gruppo ha comunque partecipato alla sfilata, ma senza carro. Presenti (e più che carichi) i “Tropical Dream” di San Benigno Canavese, gli scheletri di “Aspettando la visita medica”, dell’Arci Simone di Valle Mosso, il gruppo “Poker D’Asu” di Mottalciata e “La scimmia del sabato sera” di Cossato Monte. 

La sfilata è partita come sempre da piazza XXV aprile,  per poi proseguire lungo via Gamba, via Cairoli, via De Amicis, via Cucco, via Della Vittoria e tornare al termine in piazza XXV aprile. In testa l’auto d’epoca addobbata con tantissime mimose e a bordo il Cucu, seguito da 24 gruppi complessivi e dagli sbandieratori di Feletto Canavese.

Dopo l’incidente di due anni fa, quando don Remo, parroco del rione Chiavazza, era finito in ospedale a seguito di una caduta  in via Milano, ora, don Remo Baudrocco, è tornato ad animare il carnevale insieme al suo vice parroco. E ieri era davvero carico: in forma smagliante, anche lui in costume, lanciava caramelle e coriandoli a mucchi, facendo sorridere i più piccoli e coinvolgendo gli adulti.

La star è stata come sempre il Cucu, con il suo bel becco sul cappello. «Faccio il carnevale da 47 anni - ha detto Caucino - e da 33 impersono il Cucu. Ogni volta è un’esperienza bellissima». E a chi si avvicina chiedendogli: «Non sei ancora andato in pensione?», Caucino risponde: «Non me la danno: ho fatto causa all’Inps, ma mi hanno detto che devo lavorare finché campo. Per questo tra due anni mi candido a sindaco di Biella: facciamo diventare Chiavazza comune e Biella rione, facciamo carnevale sei mesi e gli altri sei mesi ci riposiamo, poi mettiamo tutto in conto spese come fanno “quelli di Roma”. I cittadini pagheranno le tasse più felici, sapendo che poi ci si diverte». E ancora, sul tentativo del comitato carnevale di Santhià di strappare il primato per la fagiolata ai colleghi chiavazzesi, Caucino assicura: «Il super record sarà sempre nostro, quelli là non ce lo ruberanno mai...».

Che il carnevale di Chiavazza sia un punto di riferimento per tantissimi, biellesi ma non solo, ieri pomeriggio era più che evidente: le strade e i marciapiedi erano letteralmente invasi di persone, in migliaia quelle accorse a vedere la sfilata dei carri allegorici. E lo ha confermato anche il sindaco, Marco Cavicchioli, venerdì sera, in occasione della consegna delle chiavi al Cucu: «Sei un’istituzione per il carnevale - ha detto Cavicchioli rivolto a Caucino - una maschera importante, non solo per il tuo rione, ma per l’intera città».
Shama Ciocchetti

Guarda la fotogallery https://primabiella.it/it/photogallery/vita-biellese/2002-carnevale-chiavazza/2002-carnevale-chiavazza-707/1-50

La sfilata dei carri allegorici di Chiavazza, ieri pomeriggio, ha riportato il rione più grande della città ai tempi passati, all’epoca in cui il carnevale era davvero un avvenimento grandioso. Franco Caucino, che da ormai 33 anni impersona il Cucu, è riuscito - insieme ai suoi collaboratori - a rievocare le emozioni dei carnevali di una volta, quando - da bambini - sgranavamo gli occhi al passaggio dei carri e attendevamo con ansia che venissero lanciate le caramelle, bramosi di riuscire a raccoglierne quante più possibile. 

Qualche intoppo c’è stato, ma la sfilata è stata lo stesso spettacolare. Dei cinque carri attesi uno ha dovuto rinunciare: è quello dei “Fulatun” di Carisio: l’allestimento del carro allegorico non è stato completato in tempo per l’evento chiavazzese. Il gruppo ha comunque partecipato alla sfilata, ma senza carro. Presenti (e più che carichi) i “Tropical Dream” di San Benigno Canavese, gli scheletri di “Aspettando la visita medica”, dell’Arci Simone di Valle Mosso, il gruppo “Poker D’Asu” di Mottalciata e “La scimmia del sabato sera” di Cossato Monte. 

La sfilata è partita come sempre da piazza XXV aprile,  per poi proseguire lungo via Gamba, via Cairoli, via De Amicis, via Cucco, via Della Vittoria e tornare al termine in piazza XXV aprile. In testa l’auto d’epoca addobbata con tantissime mimose e a bordo il Cucu, seguito da 24 gruppi complessivi e dagli sbandieratori di Feletto Canavese.

Dopo l’incidente di due anni fa, quando don Remo, parroco del rione Chiavazza, era finito in ospedale a seguito di una caduta  in via Milano, ora, don Remo Baudrocco, è tornato ad animare il carnevale insieme al suo vice parroco. E ieri era davvero carico: in forma smagliante, anche lui in costume, lanciava caramelle e coriandoli a mucchi, facendo sorridere i più piccoli e coinvolgendo gli adulti.

La star è stata come sempre il Cucu, con il suo bel becco sul cappello. «Faccio il carnevale da 47 anni - ha detto Caucino - e da 33 impersono il Cucu. Ogni volta è un’esperienza bellissima». E a chi si avvicina chiedendogli: «Non sei ancora andato in pensione?», Caucino risponde: «Non me la danno: ho fatto causa all’Inps, ma mi hanno detto che devo lavorare finché campo. Per questo tra due anni mi candido a sindaco di Biella: facciamo diventare Chiavazza comune e Biella rione, facciamo carnevale sei mesi e gli altri sei mesi ci riposiamo, poi mettiamo tutto in conto spese come fanno “quelli di Roma”. I cittadini pagheranno le tasse più felici, sapendo che poi ci si diverte». E ancora, sul tentativo del comitato carnevale di Santhià di strappare il primato per la fagiolata ai colleghi chiavazzesi, Caucino assicura: «Il super record sarà sempre nostro, quelli là non ce lo ruberanno mai...».

Che il carnevale di Chiavazza sia un punto di riferimento per tantissimi, biellesi ma non solo, ieri pomeriggio era più che evidente: le strade e i marciapiedi erano letteralmente invasi di persone, in migliaia quelle accorse a vedere la sfilata dei carri allegorici. E lo ha confermato anche il sindaco, Marco Cavicchioli, venerdì sera, in occasione della consegna delle chiavi al Cucu: «Sei un’istituzione per il carnevale - ha detto Cavicchioli rivolto a Caucino - una maschera importante, non solo per il tuo rione, ma per l’intera città».
Shama Ciocchetti

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