In difesa del "118"

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(8 nov) Prima la diga, ora il servizio del “118”. Il consigliere di minoranza Piero Casula (centrodestra) e il sindaco Massimo Biasetti (centrosinistra) trovano sempre più argomenti in comune. Anche sul trasferimento legato alla sanità, appena annunciato dalla giunta regionale di Roberto Cota i toni si accendono. Prima la diga, ora il servizio del “118”. Il consigliere di minoranza Piero Casula (centrodestra) e il sindaco Massimo Biasetti (centrosinistra) trovano sempre più argomenti in comune. Anche sul trasferimento legato alla sanità, appena annunciato dalla giunta regionale di Roberto Cota i toni si accendono.

Il sindaco. Furioso il “primo cittadino” Massimo Biasetti: «Sono senza parole. E’ questo il loro federalismo? Decidono loro, dall’alto, senza averci mai consultato una volta e pretendono di rappresentare i territori... Resto per l’ennesima volta allibito di fronte a questo modo di fare politica. Questa decisione è l’ennesimo colpo al nostro territorio, che viene privato di servizi giorno dopo giorno. La verità è che questi signori non conoscono i territori che governano».

Opposizione. «Il “118” a Valle Mosso? E’ una vergogna - urla Piero Casula -. Una scelta senza alcun senso... Appena inaugureranno la Cossato-Valle Mosso ci saranno due centrali del servizio, una attaccata all’altra. Ma chi le decide queste cose? Con che criteri? Le firme di migliaia di persone purtroppo non contano nulla di fronte a questi incompetenti».

8 novembre 2011

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