In 700 alla giornata dei migranti (FOTOGALLERY)

In 700 alla giornata dei migranti (FOTOGALLERY)
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BIELLA - Nonostante il maltempo più di 700 persone, sabato, hanno partecipato alla giornata mondiale dei migranti organizzata dallo Sprar biellese e dai suoi enti promotori - Consorzio Iris, Cossabo, Consorzio Filo da Tessere capofila Ats - in collaborazione con Provincia, Città di Biella e Prefettura. A causa delle forti piogge che si sono riversate su Biella intorno all’ora di pranzo è stato annullato l’evento principale: la grande marcia #famedilibertà, Sì all’accoglienza, No ai muri, che era prevista alle 18.15.

Il corteo sarebbe dovuto partire dai Giardini Zumaglini, per poi attraversare via Italia e arrivare a Città Studi. «Vista la pioggia ci siamo spostati direttamente a Cittadellarte - spiega Daniele Abanese, di Caritas Diocesana - è stato un peccato dover annullare il corteo». La manifestazione è comunque stata un successo: «Siamo soddisfatti della buona riuscita dell’evento - prosegue Albanese - la gente ha dimostrato molto interesse e per una volta siamo riusciti a dar voce alle persone ospitate. In genere parlano i rappresentanti delle istituzioni, mentre oggi (sabato per chi legge) i rifugiati hanno potuto raccontare in prima persona le proprie storie ed esperienze di vita».

«Sono presenti richiedenti asilo di diverse nazionalità - spiega Roland Albert Djomeni, 33 anni, del Camerun, presidente dell’associazione Migraction che riunisce più di 100 profughi di tutto il Biellese - i migranti hanno potuto scambiarsi idee e confrontarsi tra loro. Molti vorrebbero poter partecipare maggiormente alla vita della comunità, integrarsi il più possibile».

Quattro i workshop tematici di discussione: “Migrazione e sviluppo”, “Strategia d’accoglienza: invasione?”, “Diritti umani e diritti dei lavoratori” e “Tratta e traffico di esseri umani”. Ed è proprio l’ultimo, incentrato sulla tratta degli esseri umani, quello che ha emozionato di più i tantissimi presenti: «Alcuni ragazzi Africani  - racconta Federica Veglia, 41 anni, una delle volontarie che insegnano italiano ai profughi - hanno spiegato che, quando partono, hanno nel cuore la speranza di una vita migliore. Molti non hanno idea di cosa li aspetti qui in Italia,  spesso vengono intercettati da circuiti malavitosi. Soprattutto le donne, che poi, vengono sfruttate sessualmente».

Soddisfatto della buona riuscita dell’evento anche il direttore di Cittadellarte, Paolo Naldini, che ha messo a disposizione gli spazi: «Spero che la giornata di sabato sia la prima di un progetto che proseguirà nel tempo. Lo scambio culturale è importante: ogni persona, quando prende parola, può essere portatrice di nuove idee».
Shama Ciocchetti

Guarda la fotogallery https://primabiella.it/it/photogallery/cronaca/2006-giornata-mondiale-migranti/2006-giornata-mondiale-migranti-646/1-50

BIELLA - Nonostante il maltempo più di 700 persone, sabato, hanno partecipato alla giornata mondiale dei migranti organizzata dallo Sprar biellese e dai suoi enti promotori - Consorzio Iris, Cossabo, Consorzio Filo da Tessere capofila Ats - in collaborazione con Provincia, Città di Biella e Prefettura. A causa delle forti piogge che si sono riversate su Biella intorno all’ora di pranzo è stato annullato l’evento principale: la grande marcia #famedilibertà, Sì all’accoglienza, No ai muri, che era prevista alle 18.15.

Il corteo sarebbe dovuto partire dai Giardini Zumaglini, per poi attraversare via Italia e arrivare a Città Studi. «Vista la pioggia ci siamo spostati direttamente a Cittadellarte - spiega Daniele Abanese, di Caritas Diocesana - è stato un peccato dover annullare il corteo». La manifestazione è comunque stata un successo: «Siamo soddisfatti della buona riuscita dell’evento - prosegue Albanese - la gente ha dimostrato molto interesse e per una volta siamo riusciti a dar voce alle persone ospitate. In genere parlano i rappresentanti delle istituzioni, mentre oggi (sabato per chi legge) i rifugiati hanno potuto raccontare in prima persona le proprie storie ed esperienze di vita».

«Sono presenti richiedenti asilo di diverse nazionalità - spiega Roland Albert Djomeni, 33 anni, del Camerun, presidente dell’associazione Migraction che riunisce più di 100 profughi di tutto il Biellese - i migranti hanno potuto scambiarsi idee e confrontarsi tra loro. Molti vorrebbero poter partecipare maggiormente alla vita della comunità, integrarsi il più possibile».

Quattro i workshop tematici di discussione: “Migrazione e sviluppo”, “Strategia d’accoglienza: invasione?”, “Diritti umani e diritti dei lavoratori” e “Tratta e traffico di esseri umani”. Ed è proprio l’ultimo, incentrato sulla tratta degli esseri umani, quello che ha emozionato di più i tantissimi presenti: «Alcuni ragazzi Africani  - racconta Federica Veglia, 41 anni, una delle volontarie che insegnano italiano ai profughi - hanno spiegato che, quando partono, hanno nel cuore la speranza di una vita migliore. Molti non hanno idea di cosa li aspetti qui in Italia,  spesso vengono intercettati da circuiti malavitosi. Soprattutto le donne, che poi, vengono sfruttate sessualmente».

Soddisfatto della buona riuscita dell’evento anche il direttore di Cittadellarte, Paolo Naldini, che ha messo a disposizione gli spazi: «Spero che la giornata di sabato sia la prima di un progetto che proseguirà nel tempo. Lo scambio culturale è importante: ogni persona, quando prende parola, può essere portatrice di nuove idee».
Shama Ciocchetti

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