In 1.500 alla conquista di Asti

In 1.500 alla conquista di Asti
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Erano da poco passate le 18,40 quando la sezione di Biella ha fatto capolino sotto la tribuna d’onore, tra gli applausi degli astigiani che, con una costanza incredibile, sin dal mattino hanno presidiato gli spazi transennati predisposti per seguire da vicino la sfilata. E gli applausi sono fioccati, soprattutto per le parole dello speaker, che ha ricordato il grande impegno del past president Corrado Perona e, poi, per sottolineare, insieme alla standing ovation, il passaggio di Silvio Biasetti, 103 anni, l’alpino più anziano d’italia a percorrere sulle sue gambe il tratto sotto la tribuna d’onore.
Il cartello Biella, per l’occasione, è stato portato da Giuseppe Simonetti del gruppo di Cerreto Castello, giunto insieme a quello di Masserano Brusnengo in mattinata, a testimoniare un legame che dura già da diverse adunate. Appena dietro di lui hanno sfilato il presidente della sezione, Marco Fulcheri affiancato da Pierangelo Bosio, del gruppo di Massazza, che ha portato il vessillo della sezione. Poi il consiglio sezionale, i sindaci e la fanfara alpina di Pralungo. A seguire il primo striscione, l’immancabile “Tucc’ un” portato dal gruppo di Pralungo Sant’Eurosia. Poi i  gagliardetti e gli alpini del primo settore,  la fanfara alpina Penna Nera e il secondo striscione  “Il futuro dei bocia è nella memoria dei veci”, portato dal gruppo di Lessona. Ad introdurre il terzo striscione (sorretto dal gruppo di Roasio Villa del Bosco) “Abbiamo vinto, ci hanno battuti ma non ci siamo mai venduti è stata invece la fanfara Valle Elvo. A chiudere un altro “Tucc’ un” portato dal gruppo di Bioglio. Da sottolineare la presenza di un’altra fanfara, quella di Viverone-Roppolo che, come ormai da diversi anni accade, ha accompagnato gli alpini della Sezione di La Spezia. Dopo 20 anni le 2mila penne nere biellesi sono riuscite ancora una volta a conquistare il cuore degli astigiani.
Enzo Panelli

Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 16 maggio 2016

Erano da poco passate le 18,40 quando la sezione di Biella ha fatto capolino sotto la tribuna d’onore, tra gli applausi degli astigiani che, con una costanza incredibile, sin dal mattino hanno presidiato gli spazi transennati predisposti per seguire da vicino la sfilata. E gli applausi sono fioccati, soprattutto per le parole dello speaker, che ha ricordato il grande impegno del past president Corrado Perona e, poi, per sottolineare, insieme alla standing ovation, il passaggio di Silvio Biasetti, 103 anni, l’alpino più anziano d’italia a percorrere sulle sue gambe il tratto sotto la tribuna d’onore.
Il cartello Biella, per l’occasione, è stato portato da Giuseppe Simonetti del gruppo di Cerreto Castello, giunto insieme a quello di Masserano Brusnengo in mattinata, a testimoniare un legame che dura già da diverse adunate. Appena dietro di lui hanno sfilato il presidente della sezione, Marco Fulcheri affiancato da Pierangelo Bosio, del gruppo di Massazza, che ha portato il vessillo della sezione. Poi il consiglio sezionale, i sindaci e la fanfara alpina di Pralungo. A seguire il primo striscione, l’immancabile “Tucc’ un” portato dal gruppo di Pralungo Sant’Eurosia. Poi i  gagliardetti e gli alpini del primo settore,  la fanfara alpina Penna Nera e il secondo striscione  “Il futuro dei bocia è nella memoria dei veci”, portato dal gruppo di Lessona. Ad introdurre il terzo striscione (sorretto dal gruppo di Roasio Villa del Bosco) “Abbiamo vinto, ci hanno battuti ma non ci siamo mai venduti è stata invece la fanfara Valle Elvo. A chiudere un altro “Tucc’ un” portato dal gruppo di Bioglio. Da sottolineare la presenza di un’altra fanfara, quella di Viverone-Roppolo che, come ormai da diversi anni accade, ha accompagnato gli alpini della Sezione di La Spezia. Dopo 20 anni le 2mila penne nere biellesi sono riuscite ancora una volta a conquistare il cuore degli astigiani.
Enzo Panelli

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