Il nemico dell’estate è la zanzara

BIELLA - Sono le zanzare i nemici giurati dell’estate 2015. Le loro punture non risparmiano nessuno. E anche chi, fino allo scorso anno, aveva sempre potuto festeggiare lo scampato pericolo, quest’anno si trova a fare i conti con un bel po’ di “morsicotti” e a dover ricorrere alle pomate antistaminiche o a base di corticosteroidi, per alleviare il fastidioso il prurito.
Il “pericolo” zanzare. «Quella delle punture delle zanzare è una delle “problematiche indirette” legate al caldo e all’estate», spiega il dottor Roberto Manzoni, responsabile della Dermatologia dell’Asl Bi. «Quest’anno in particolare conferma le zanzare non hanno risparmiato nessuno, favorite da un clima caldo e al contempo umido, ma anche, probabilmente, dal fatto che nelle risaie da Massazza in su non si è provveduto a fare i consueti trattamenti di disinfestazione». Risultato? Le entomodermatosi (cioè le punture di insetti) si sono moltiplicate a dismisura, specialmente tra le 20 e le 22 della sera, quando stare in un luogo all’aperto chiunque l’ha sperimentato sulla propria pelle (è proprio il caso di dirlo) diventa impossibile. Oltre ad essere molto fastidiose, le punture provocate dalle zanzare possono, in alcuni casi, rivelarsi anche pericolose. «In soggetti predisposti, come ad esempio i diabetici spiega il dottor Manzoni possono insorgere complicazioni dovute al fatto che, attraverso il semplice grattamento, i tessuti molli potrebbero sviluppare patologie infettive che, talvolta, rendono necessario il ricovero perché i batteri in causa (stafilococchi e streptococchi) risultano spesso resistenti ai comuni antibiotici per via orale».
Eccessiva sudorazione. Altra questione legata al caldo e all’estate, e che rientra nelle cosiddette “problematiche dirette”, riguarda l’eccessiva sudorazione che, «per alcuni particolari tipi di pelle (soprattutto quelle tendenzialmente grasse), può provocare follicoliti, eruzioni, ma anche suppurazione di cisti e dilatazione dei punti neri», dice il dermatologo dell’ospedale di Ponderano. Come “difendersi”? «Innanzitutto spiega il dottor Manzoni bisogna indossare abiti leggeri; chi fa attività sportiva o lavorativa piuttosto intensa deve cercare di rinfrescarsi di frequente. Vanno evitate le creme idratanti e, anzi, la pelle deve sempre essere tenuta fresca e pulita. «Inoltre, consiglio di fare la doccia (con acqua abbastanza fresca) più volte al giorno, utilizzando un detergente delicato (oggi sono in commercio i saponi sintetici chiamati “syndet” o “saponi nonsaponi”), per non irritare la pelle».
Danni solari. Sono stati soltanto tre i casi di ustioni solari registrati all’ospedale di Ponderano nel mese di luglio, in calo rispetto allo scorso anno. «Il dato non meraviglia dice il dermatologo perché con 3538 gradi, in genere, le persone se ne stanno riparate, non si espongono al sole; al contrario, la statistica registra un maggior numero di questi casi in condizioni climatiche meno estreme». Per prevenire i danni provocati dall’esposizione al sole è preferibile, come spiega il medico, «usare schermi solari più facilmente spalmabili. Non le creme, dunque, ma le emulsioni e gli spray. Il filtraggio della protezione può variare tra i 30 e i 50 (quest’ultimo può andar bene anche per i bambini), a seconda del tipo di pelle e dell’orario in cui ci si espone ai raggi ultravioletti. «Infine, non bisogna dimenticare che è buona abitudine di sociologia ambientale abbronzarsi tutto l’anno: una buona abbronzatura previene molti problemi della pelle e scongiura i danni provocati da un’esposizione intermittente».
Lara Bertolazzi
BIELLA - Sono le zanzare i nemici giurati dell’estate 2015. Le loro punture non risparmiano nessuno. E anche chi, fino allo scorso anno, aveva sempre potuto festeggiare lo scampato pericolo, quest’anno si trova a fare i conti con un bel po’ di “morsicotti” e a dover ricorrere alle pomate antistaminiche o a base di corticosteroidi, per alleviare il fastidioso il prurito.
Il “pericolo” zanzare. «Quella delle punture delle zanzare è una delle “problematiche indirette” legate al caldo e all’estate», spiega il dottor Roberto Manzoni, responsabile della Dermatologia dell’Asl Bi. «Quest’anno in particolare conferma le zanzare non hanno risparmiato nessuno, favorite da un clima caldo e al contempo umido, ma anche, probabilmente, dal fatto che nelle risaie da Massazza in su non si è provveduto a fare i consueti trattamenti di disinfestazione». Risultato? Le entomodermatosi (cioè le punture di insetti) si sono moltiplicate a dismisura, specialmente tra le 20 e le 22 della sera, quando stare in un luogo all’aperto chiunque l’ha sperimentato sulla propria pelle (è proprio il caso di dirlo) diventa impossibile. Oltre ad essere molto fastidiose, le punture provocate dalle zanzare possono, in alcuni casi, rivelarsi anche pericolose. «In soggetti predisposti, come ad esempio i diabetici spiega il dottor Manzoni possono insorgere complicazioni dovute al fatto che, attraverso il semplice grattamento, i tessuti molli potrebbero sviluppare patologie infettive che, talvolta, rendono necessario il ricovero perché i batteri in causa (stafilococchi e streptococchi) risultano spesso resistenti ai comuni antibiotici per via orale».
Eccessiva sudorazione. Altra questione legata al caldo e all’estate, e che rientra nelle cosiddette “problematiche dirette”, riguarda l’eccessiva sudorazione che, «per alcuni particolari tipi di pelle (soprattutto quelle tendenzialmente grasse), può provocare follicoliti, eruzioni, ma anche suppurazione di cisti e dilatazione dei punti neri», dice il dermatologo dell’ospedale di Ponderano. Come “difendersi”? «Innanzitutto spiega il dottor Manzoni bisogna indossare abiti leggeri; chi fa attività sportiva o lavorativa piuttosto intensa deve cercare di rinfrescarsi di frequente. Vanno evitate le creme idratanti e, anzi, la pelle deve sempre essere tenuta fresca e pulita. «Inoltre, consiglio di fare la doccia (con acqua abbastanza fresca) più volte al giorno, utilizzando un detergente delicato (oggi sono in commercio i saponi sintetici chiamati “syndet” o “saponi nonsaponi”), per non irritare la pelle».
Danni solari. Sono stati soltanto tre i casi di ustioni solari registrati all’ospedale di Ponderano nel mese di luglio, in calo rispetto allo scorso anno. «Il dato non meraviglia dice il dermatologo perché con 3538 gradi, in genere, le persone se ne stanno riparate, non si espongono al sole; al contrario, la statistica registra un maggior numero di questi casi in condizioni climatiche meno estreme». Per prevenire i danni provocati dall’esposizione al sole è preferibile, come spiega il medico, «usare schermi solari più facilmente spalmabili. Non le creme, dunque, ma le emulsioni e gli spray. Il filtraggio della protezione può variare tra i 30 e i 50 (quest’ultimo può andar bene anche per i bambini), a seconda del tipo di pelle e dell’orario in cui ci si espone ai raggi ultravioletti. «Infine, non bisogna dimenticare che è buona abitudine di sociologia ambientale abbronzarsi tutto l’anno: una buona abbronzatura previene molti problemi della pelle e scongiura i danni provocati da un’esposizione intermittente».
Lara Bertolazzi