Il ladro della Trony si era fatto chiudere dentro
(15 mar) Si era fatto chiudere nel negozio Trony del Centro acquisti di Masserano uno dei ladri che la notte tra il 5 e il 6 marzo scorsi hanno rubato migliaia di euro in telefoni cellulari, navigatori satellitari, videocamere e fotocamere digitali, computer portatili, oltre a svuotare il registratore di cassa della moneta per circa 200 euro. Si era fatto chiudere nel negozio Trony del Centro acquisti di Masserano uno dei ladri che la notte tra il 5 e il 6 marzo scorsi hanno rubato migliaia di euro in telefoni cellulari, navigatori satellitari, videocamere e fotocamere digitali, computer portatili, oltre a svuotare il registratore di cassa della moneta per circa 200 euro. I carabinieri sono riusciti ad arrestare due dei ladri, entrambi originari della Romania e provenienti da Torino, Dinu Morar, 24 anni, e Sebastian Bodo, 29 anni. I due sono subito comparsi davanti al giudice Lorenzo Fornace che ha convalidato larresto. Difesi dallavvocato Enrico Melis, hanno preferito scegliere la via del patteggiamento e se la sono cavata con una pena tutto sommato mite a un anno tondo di reclusione a testa più 200 euro di multa con la condizionale. Il giudice ha alla fine ordinato la confisca della Renault Laguna sulla quale i due sono stati bloccati dai carabinieri mentre si stavano cambiando i vestiti dopo essersi in un primo momento nascosti in un bosco ed essersi di conseguenza sporcati e bagnati. I ladri - stando alla confessione rilasciata ai militari dai due rumeni arrestati e alle immagini registrate dalle telecamere dellimpianto a circuito chiuso - erano in quattro, due dei quali sono riusciti a darsela a gambe portandosi appresso dei borsoni pieni di refurtiva.
Dai carabinieri arriva un consiglio ai commercianti. Attenzione a controllare bene che allinterno degli esercizi commerciali non sia rimasto nessuno dopo la chiusura. E proprio grazie a questo metodo, infatti, che il colpo da Trony è riuscito. I quattro rumeni sono entrati a ridosso dellorario di chiusura e hanno fatto un giro tra gli scaffali. Uno di loro si è quindi fatto chiudere allinterno. Aveva con sé un telefono cellulare. Così, allora pattuita, i complici, dallesterno, gli hanno inviato un sms per avvertirlo che erano pronti e di aprire una delle uscite di sicurezza per farli entrare. Lallarme volumetrico del negozio è entrato in azione. Nel frattempo, però, il rumeno rimasto chiuso dentro, aveva già aperto parecchie vetrine e aveva accumulato tutta la merce che la gang si era imposta di rubare durante il giro di ricognizione. Sono così bastati pochi minuti per arraffare larraffabile, uscire e scappare. Le indagini non sono ovviamente concluse. Sono infatti parecchi gli elementi nelle mani degli investigatori (immagini, presunti nomi e cognomi, descrizioni, bar che sono soliti frequentare nei pressi della stazione di Porta Nuova) che potrebbero consentire di identificare anche gli altri due ladri.
15 marzo 2010