Il Consiglio di stato boccia Cota, Piemonte al voto

Il Consiglio di stato boccia Cota, Piemonte al voto
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Il Consiglio di Stato, a quanto si apprende, ha respinto il ricorso presentato dal governatore del Piemonte Cota contro la sentenza del Tar che ha annullato le regionali 2010 e confermato la sentenza di primo grado. L’esito delle consultazioni per rinnovare gli organi della Regione resta quindi annullato e si devono indire nuove elezioni. Il pronunciamento del Consiglio di Stato è una sentenza definitiva, che tiene conto anche dell'esame nel merito della causa. Seguiranno nel giro di 8-9 giorni le motivazioni più estese.

La sentenza del Consiglio di Stato che manda il Piemonte al voto con un anno di anticipo è la «morte della democrazia». Lo afferma il governatore Roberto Cota. La «sinistra vuole il Piemonte - aggiunge - pur avendo perso le elezioni. E’ un affronto ai piemontesi, che hanno espresso il loro voto chiaramente.  Un sistema che fa questo dopo quattro anni, - prosegue - quando non è mai stato in discussione il risultato delle elezioni, non è credibile».
L’avvocato della ex presidente Mercedes Bresso, commenta:  «Il Consiglio di Stato accogliendo le nostre richieste per il rigetto del ricorso di Cota, ha definitivamente ristabilito la democrazia in Piemonte che era stata incredibilmente ferita ingannando gli elettori con una lista farlocca dove nemmeno i candidati avevano mai accettato di essere candidati a sostegno del centrodestra». L’avvocato Gianluigi Pellegrino, legale che ha presentato il controricorso al Consiglio di Stato per conto della Bresso nella vicenda relativa alle regionali 2010 del Piemontem aggiunge: «Il Consiglio di Stato decidendo nel breve volgere di un mese ha anche dimostrato che il grave ritardo con cui si era concluso il giudizio al Tar non è dipeso dalla giustizia amministrativa, ma da un sistema vetusto e da riformare che ha imposto al Tar di Torino di aspettare che pure per dichiarare un falso conclamato e noto a tutti, ci fossero prima tre gradi di giustizia ordinaria che ha obbligato il Tar ad attendere. Comunque ora grazie anche alla doverosa rapidità con cui abbiamo ottenuto di concludere il giudizio innanzi al Consiglio di Stato in Piemonte si vota subito. E' una vittoria della democrazia e della caparbietà con cui Mercedes Bresso l'ha perseguita ed è una vittoria dei torinesi e piemontesi che credono nello stato di diritto e che attendevano questa sentenza».
«La sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato le elezioni in Piemonte 'è una vergogna», ha commentato il segretario della Lega Salvini aggiungendo che, con le elezioni, «torneremo a vincere alla faccia dei poteri forti». Secondo Salvini «in Piemonte non decidono i cittadini, ma i giudici, i giornali e le banche torinesi». «Arrendersi? Mai - ha proseguito Salvini - Torneremo a vincere alla faccia dei poteri forti, che non hanno digerito i 30 milioni di euro di taglio annuo ai costi della politica regionale e il ripianamento dei buchi della sanità».
Per Sergio Chiamparino, finalmente Regione avrà certezze  - «Sono contento come cittadino: che vinca il centrodestra o il centrosinistra, tra pochi mesi il Piemonte tornerà ad avere certezze».  Chiamparino, candidato in pectore del centrosinistra,  ha spiegato che «ho già detto di essere disponibile a candidarmi e, se il Pd lo deciderà, anche a fare le primarie, a condizione che siano vere. Ora aspettiamo solo - aggiunge - di conoscere le date del voto».
Per i Radicali «giustizia è fatta con 4 anni di ritardo. Resta il rammarico di non aver visto la decadenza di Michele Giovine protetto vergognosamente fino all'ultimo dalla maggioranza di centrodestra. Ora si vada al voto con le elezioni europee per risparmiare decine di milioni di euro e per ripartire. Il Piemonte si merita un cambio di passo e faremo di tutto per contribuire a realizzarlo». Fds-Pdci-Prc sono « per il voto subito con sinistra unita».

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